Creato da bambiblu1310 il 12/11/2009
Riflessioni semiserie in pinzimonio di semiconfusione.
 

 

Sapore di mare

Post n°166 pubblicato il 25 Agosto 2012 da bambiblu1310
 
Foto di bambiblu1310

Da piccola ci andavo al mare, coi miei.

Ma da piccola piccola, nel senso di quando avevo tre, quattro anni. Che poi in vacanza, dopo, non ci siamo andati più per un sacco di tempo. Finché non ho avuto l'incidente, a 9 anni, e allora quell'estate mia mamma mi ha portata in Sicilia. Non so, forse per consolarmi. O per consolare se stessa.

Ma quando ero piccolissima, ci andavamo, al mare. Sull'Adriatico, a Bellaria. Non ho grandi ricordi di quelle vacanze, e i pochi che ho non so bene se sono ricordi, o semplicemente pezzi messi insieme dalle foto che ho visto, e da quello che mi hanno raccontato.

Però una cosa me la ricordo bene: i miei salvagente.

Ovviamente non sapevo nuotare, e quindi per andare in acqua (solo dopo sarei diventata un gatto selvatico, che difficilmente si butta in acqua), per andare in acqua, dicevo, usavo il salvagente.

Non i braccioli, che mia mamma non si fidava, il salvagente. Quello a ciambella, intorno alla vita. Ne ho avuti di ogni genere: con la testa della papera, senza testa della papera, di un colore solo, coi disegnini, trasparenti... Ma tutti erano accomunati da una cosa: la terribile fine che li attendeva.

Mia madre fumava. Fuma tuttora, ma è irrilevante, adesso. Comunque fumava, e mica poco. Tutti fumavano, allora. Fumava sulla sua sdraio, baciata dal sole, beata e felice. E spegneva le sigarette sotto la suddetta sdraietta. Lo stesso posto dove veniva riposto il salvagente, dopo l'uso. 

Me ne ha esplosi a decine, spegnendoci sopra le sue sigarette. Con tutto quello che poi ne seguiva: la mia incazzatura (ero già capce di terribili ire allora), le mie lacrime, la corsa alla bancarella fuori dalla spiaggia a comprarne un altro, il rischio di perdere un polmone di mio padre (fumatore, anche lui..) nel tentativo di gonfiarlo, e poi, ovviamente, l'esplosione dello stesso nel momento in cui mia mamma ci spegneva sopra la cicca successiva.

Credo che abbiamo mantenuto agli studi i figli del bancarellaro per almeno un paio di anni..

Non so perché mi è venuta in mente questa storia, proprio adesso, nè tantomeno so perché ho deciso di scriverla.. saranno le mille foto di mare, spiagge, braccioli e affini che ho visto sui vari social, sarà che ultimamente i fantasmi vengono a trovarmi un po' più spesso..

Sarà che i ricordi felici (nonostante la strage di salvagenti) sono pochi, e anche quelli, a volte vanno condivisi..

Insomma, è venuta così. Ho aperto il blog pensando di raccontarvi di Roma, e invece sono scivolata su un salvagente.

Portate pazienza. Roma ve la racconto la prossima volta.

 

 
 
 

Vacanze Romane

Post n°165 pubblicato il 14 Agosto 2012 da bambiblu1310
 
Foto di bambiblu1310

E sono di nuovo qui, a scrivere con una valigia pronta, sulla porta, un piede già fuori, una mano ancora sulla tastiera.

Finalmente parto. Vado in ferie. Niente lavoro, niente pc, niente Yoga, Pliates, meditazione, pranayama..niente che appartenga al mio mondo, per una settimana.

Solo io, L. e Blue. E Roma. 

Roma che non abbiamo mai visto, Roma che ci chiamava da tempo, me e Blue, e alla fine ci ha portati L., con la sua voglia di andarci, col suo entusiasmo, con la sua amica conosciuta su facebook, a cui ha voglia di dare volto e realtà.

E così ci siamo fatti trascinare dall'idea, e dalla voglia di andare. L'amica conosciuta su fb vedremo presto se è vera, se esiste (le ho parlato più volte, sarei pronta a giurare che si, esiste davvero), ma Roma è vera di sicuro, ed è lì, ad aspettarci. 

Blue ha già pianificato il viaggio, studiato e stampato mappe, diviso le cose da vedere in giorni, organizzato le serate. Io e L. ci siamo limitate a dire sì, e a pensare a come fargli saltare tutti i piani, che a sombussolargli la vita e i programmi siamo bravissime...

Insomma, non ho idea di cosa ci aspetterà nei prossimi giorni, lui ha provato a spiegarmi cose, piani, linee metro, autobus.. Ho capito solo Musei Vaticani e Cinecittà.. E così so che il sacro e il profano sono entrambi nel programma.. 

Ah, no. So anche che la sera, sul Lungotevere c'è questo e che io non vedo l'ora di andarci!!

Ci si vede tra una settimana, fate i bravi!

 

 

 
 
 

...Ed è solo l'inizio...

Post n°164 pubblicato il 26 Luglio 2012 da bambiblu1310
 
Foto di bambiblu1310

 

E mi è rimasta addosso la voglia di ballare. Mi è rimasta la voglia di cantare.

Sento ancora gli sguardi, i sorrisi, che chiudendo gli occhi, mi sembra che siano ancora lì.

E poi i suoni, la voce di chi ha cantato sul palco, con immensa bravura, e assoluta intensità e di chi ha cantato sotto al palco, a squarciagola, senza preoccuparsi di stonare, di dire le parole giuste, di andare a tempo. 

Mi è rimasta l’energia, di ognuno e di tutti, condivisa, in un unico spazio, in un unico battito. 

E nel corpo la sensazione delle asana, la voglia di sperimentare, di andare oltre.

Di trasformare ancora il mio modo di fare yoga, perché è diventato canto, danza, disegno. Amore.

Perché tutto è yoga, e questa esperienza, più che mai, me ne ha dato una magistrale lezione.

Ed è solo l’inizio…

 

 
 
 

Partenze

Post n°163 pubblicato il 18 Luglio 2012 da bambiblu1310
 
Foto di bambiblu1310

Parto. La valigia è fatta, anzi il borsone. 

E' lì che mi guarda, mi aspetta sulla porta. Aspetta che io abbia finito di scrivere, preparare, salutare. 

Aspetta che io sia pronta.

Non sarà un gran viaggio, un centinaio di chilometri. E nemmeno starò via molto, cinque giorni. Ma questa partenza, nella mia anima è diversa dalle altre.

Le partenze mi eccitano, mi rendono felice, curiosa, festosa.

Questa mi genera un po' d'ansia, mi spezza il fiato, mi inquieta.

Sarà che li lascio tutti qui, e parto sola. Non è partire sola che mi crea l'ansia, è lasciarli qui, ad aggiustarsi, che mi fa sentire in colpa. E il senso di colpa è il sentiimento che fatico più di ogni altro.

Sarà che in realtà è un viaggio di lavoro, e da lavorare ce ne sarà molto, e ci sarà confusione, gente, caos. Mica a caso.

Sarà che non ho idea di cosa mi aspetta, in realtà. Ne ho seguito l'organizzazione minuziosamente, conosco ogni ospite, ogni lezione che si terrà, ogni espositore. Ma lo stesso, non riesco a vedere essattamente cosa sarà. E non avere il controllo mi inquieta sempre.

Sarà che l'ho aspettato da mesi, questo momento, ed ora la pessimista che è in me cerca minuziosamente ogni cosa sbagliata, che non va bene, che sicuramente andrà male, perché le cose che si aspettano tanto, inevitabilmente poi si rovinano.

In ogni caso, inquieta ed eccitata, oggi parto, e da domani sarò impegnata qui fino a domenica.

Tornerò con la valigia piena di cose viste, il cuore ricco di esperienze nuove, e di persone nuove.

Vi racconterò. In fretta, però. Venerdì si parte di nuovo.

 

 
 
 

Cambio Pelle

Post n°162 pubblicato il 14 Luglio 2012 da bambiblu1310
 
Foto di bambiblu1310

Ho voglia di cose nuove, di andare oltre, di mettermi alla prova. Ancora.

E così, sperimento. Iniziando dalle cose "piccole", come l'immagine del blog.

E' da un po' che ci pensavo, che guardavo le immagini in rete, che cercavo qualcosa che rappresentasse non il caos, ma il MIO caos. Ma non c'era nulla.

Allora ho cercato tra le mie immagini, le mie foto, ho cercato frammenti, angoli, pezzi. Nulla.

E poi, il colpo di fulmine. E di fortuna.

Passo dalla camera di mia figlia e lei mi ferma "Guarda, sto facendo delle immagini" mi dice. E io guardo. Sono bellissime. Piene di energia, di pensieri, di anima.

Mi spiega che le "costruisce" lei, sovrapponendo immagini, modificandole, mettendo scritte, colori. Insomma, dal nulla, le fa.

Immediatamente ne voglio una.

Glielo dico così, quasi scherzando. Ho paura che non abbia voglia di farla, un'immagine per il mio caos. E invece è entusiasta. Scappa in camera sua, e poco meno di un'ora dopo esce con questo piccolo capolavoro. L'immagine che state guardando in alto a sinistra di questo post, e meglio, sull'intestazione del Blog.

Dire che mi piace è riduttivo. E' mia. Più la guardo, più mi rendo conto che lei ha saputo cogliere l'anima del mio caos meglio di me.

Perché l'ha fatta con passione, con tutta la creatività che ha nella sua anima tumultuosa e splendida. Con qualcosa che non può che chiamarsi talento. E ha colto nel segno.

E così, questo sarà il primo passo di questa metamorfosi. Come sempre, in ogni mio cambiamento, non so cosa diventerò. Ormai non me lo chiedo nemmeno più. Mi affido al vento, e lascio che mi porti dove deve essere.

Ma so già che pelle avrò. Caotica.

Grazie L.

 
 
 

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Il Caos Regna..

Si dice che occorre perdersi, per potersi ritrovare. 

Io ho deciso di lasciarmi andare, di seguire il vento e di smarrirmi, per scoprire se riuscirò a ritrovarmi.

Questo blog vuole essere un po' un diario di viaggio, un compagno che passo passo mi accompagna lungo la strada, ma anche una piccola ancora di salvezza che, come i sassolini di pollicino, possa aiutarmi a tornare a casa, se dovessi perdermi troppo... 

 

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