Grapewine

Salti nel vuoto


Uno spettacolo teatrale, un cortometraggio scritto e diretto da me. Mai avrei pensato di fare queste piccole cose, a volte succede che diventi talmente pessimista che è difficile anche solo respirare e poi, come nulla fosse, mi sono ritrovata sia davanti che dietro ad una scena.Piccoli miracoli. Davvero, ancora non ci credo. Non pensavo di poterci riuscire ed ho una voglia matta di rifarlo ancora, di dare una forma a nuovi universi paralleli. Domani presenterò "Upgrade" ai miei prof ed agli attori con cui ho lavorato. Forse è solo uno stupido video nobudget di 7 minuti e mezzo, un project work di scuola, ma dentro c'è un mondo intero, anzi due. A prescindere da come verrà giudicato so solo che ci ho messo l'anima ed avrei voluto fare di più, come in tutto ciò che piace. Non vedo l'ora di mostrarlo alle persone che hanno fatto parte di questo piccolo progetto e di scoprire se è quello che si aspettavano, se piacerà, se farà sorridere o irritare. E' una storia di straordinaria ordinarietà, nulla di più, eppure se sono riuscita a portarla a termine è solo grazie a chi ha creduto in me e mi ha spronato a continuare.E poi c'è "Esercizi di stile" che è uno spettacolo teatrale realizzato alla fine del laboratorio di teatro comico che ho frequentato quest'anno. Mi sono iscritta per gioco e non so come sono riuscita ad arrivare al "livello finale", lo spettacolo e confesso che mi piacerebbe provare nuovi giochini simili. Esplorare il mondo delle emozioni attraverso il teatro è meraviglioso.Ho sempre adorato lo spettacolo dal vivo e per quanto sia banale, farlo e viverlo è radicalmente diverso dal fruirne. Un conto è dare un giudizio superficiale ad un qualcosa che si vede, un conto è viverlo, capire tutto quello che può esserci dietro, le persone, il lavoro e le passioni e le difficoltà che ci sono alle spalle. Ho imparato che la cosa più bella è viversi le emozioni, sporcarsi le mani senza lasciare le idee nella testa. Applicare la teoria è tutta un'altra storia ed è pazzesco constatare quanto le idee stridano con la realtà. Essere cerebrali nella stesura di un progetto è una corazza che piano piano deve necessariamente andar via, come quando una farfalla esce dal suo bozzo o l'anatroccolo diventa cigno.Buttarsi appena ci si sente pronti, ecco. Se ho definito l'anno scorso come quello delle cazzate, questo è di sicuro l'anno dei salti nel vuoto.