GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

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Colata.

Post n°649 pubblicato il 16 Giugno 2012 da sergioemmeuno
 
Tag: Poesie

 

Colata.

 

E cos’è l’Amore vero…

se non quell'agognata possibilità

di essere noi stessi

sempre e poi sempre,

e nient’altro.

Adagiandoci sull’Altro

senza remore,

abbandonandoci nell’Altro,

febbrili di attesa:

corto circuito della logica,

loop 

del pensiero nel pensiero:

strumento

consapevole

che depone le armi

e si consegna all’Altro,

spoglio.

 

Sapendo

che plasmerà la propria sagoma,

di volta in volta

e sempre diversa,

per contenerci:

nella gioia

e nel dolore,

nella buona stella

e nella sventura. 

Come colata di piombo

rovente

che vi fluisce dentro,

liquido.

 

Alfine

un disperdersi

esausto

nell’Altro.

Particelle scisse.

Particelle

senza memoria.

E in pace.

 

 
Rispondi al commento:
jessissima
jessissima il 16/06/12 alle 20:47 via WEB
concordo su ogni frase della poesia tranne l'ultima... perchè dal mio vissuto altro che particelle senza memoria!! Nel senso che quando l'amore coivolge così tanto non si dimenticherà mai per tutto il resto della vita... che ne pensi Sergì? :-)))
 
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