la memoria dispersa

Si può ghettizzare la cultura?


foto dal web  Amo tutta la letteratura russa, non mi sono mai posta il problema se Gogol, Bulgakov, Achmatova,  fossero ucraini o russi... e oggi cosa dovrei fare? Rinnegare e selezionare in base alla provenienza,  abiurare  Dostoevskij, cominciare a fare i distinguo e magari risalire a qualche loro opera per riscontrare il seme dell'intolleranza, della violenza, della russofonia in senso dispregiativo? Fjodor Dostoevskij nell'Idiota afferma "La bellezza salverà il mondo", ma anche lui sta rischiando di essere messo all'indice in  un momento storico buio che ha bisogno di categorizzare separando il buono dal cattivo, erigendo muri di odio e di ignoranza. È già successo, si sono bruciati i libri, si è voluto cancellare il passato e la memoria. Ma ritornando a Dostoevskij,come possiamo cancellare l'autore di "Delitto e castigo, "Memorie del sottosuolo" in cui si anticipa la  moderna psicologia e a cui si ispirerà Freud  per le sue teorie? E Puskin, il più grande poeta russo, e Cechov, Gogol con la sua disperata ironia,  come facciamo a privarci della loro profondità, spessore e di un immaginario radicato dentro di noi, in cui si dipana la storia russa tra bellezza e atrocità?Salviamo noi stessi dal morbo dell'ignoranza, salviamoci da chi ci vorrebbe ridurre ad automi, liberiamo il Pensiero e saremo liberi.