VERTIGO

IN AFFANNO


 
  Tempo ne avevoe non ne ho più.Tra rose ostinate nella siccità dei tempi,un vociare di bimbi appresso a un pallone:il mio pensiero succube regna sovranoe dispone dell'anima in tumulto.Ho cambiato vita ed opportunità:non una lacrima a celebrare il luttodella mia vecchia ME.E adesso elaboro,piangendo dietro un sorriso,senza una penna a consolarel'arsura della mia vena in poesia.