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BIMBA DI 10 ANNI COSTRETTA A VIVERE IN UN ARMADIO A MURO DALLA MADRE

A Kansas City, una bambina passa le sue giornate rinchiusa in un armadio maleodorante e malsano.

Secondo quanto riportato dall'Associated Press,  in un palazzo popolare, vive una famiglia un po' strana. I vicini di casa hanno segnalato alla polizia che una madre 29enne, Jacole Prince, teneva sua figlia di 10 anni segregata in un armadio puzzolente d'urina e feci. La donna ha altre due figlie di 2 e 8 anni, ma quest'ultime sono sane e ben pulite. Quando gli agenti hanno fatto irruzione nell'appartamento hanno trovato un lettino per bambini appoggiato contro la porta di un armadio a muro che era chiuso anche con dei lacci. Quando hanno chiesto se ci fosse qualcuno all'interno, la voce di un bambino ha risposto "sì". Una volta liberata, la ragazzina ha spiegato che la mamma aveva portato le sorelle a far colazione, e che lei non era andata perché si sporca sempre. Trasportata all'ospedale pediatrico della città, è stata visitata: oltre all'evidente malnutrizione, il suo peso è di 15 chili, le sono state diagnosticate diverse abrasioni e segni di violenza. La ragazzina è stata interrogata dagli agenti in ospedale e  ha aggiunto che la mamma la chiudeva spesso nell'armadio, non le dava  da mangiare tutti i giorni e che frequentemente veniva picchiata perché continuava a farsi "pipì e pupù" addosso. Qualche volta veniva frustata o bruciata con i mozziconi di sigarette perché faceva troppo rumore nell'armadio. Una volta al mese lei si poteva lavare e cambiare abito. La sua alimentazione era gli avanzi del pranzo e della cena oppure le veniva dato del cibo avariato.

La polizia immediatamente ha arrestato la donna. Jacole Prince ha spiegato che non lasciava uscire la bambina perché denutrita e che sarebbe finita nei guai se qualcuno l'avesse vista.  Lei ha dichiarato che amava moltissimo la prima figlia e che ogni tanto era giusto punirla. Il fidanzato della donna, che non è il padre delle ragazze, ha spiegato che non vedeva la bambina da un anno e che, quando chiedeva di lei, si sentiva rispondere che era dalla zia oppure che era in camera o in punizione. La donna non ha spiegato il perché di questa esclusione. Ora è in carcere, e la cauzione è fissata intorno ai 200.000 dollari.  Le altre due figlie sono state affidate ai servizi sociali.

COMMENTO PERSONALE:  
Gli abusi sui bambini sono  molto diffusi  nei paesi come Inghilterra, USA e Svezia. In Italia  solo recentemente si sta creando una cultura sulla prevenzione del maltrattamento e progetti di protezione. L'Italia è un paese dove l'attaccamento e l'amore per i bambini è sentito intensamente e ogni violenza e mancanza di rispetto suscitano emozione, indignazione, condanna, ciò però non significa che non esiste il fenomeno, ma anzi malgrado questo amore per i bambini in Italia c'è una spiccata tendenza a coprire, minimizzare, ignorare, negare, come se ciò riguardasse gli altri paesi ma non noi. Ammettere e riconoscere che anche da noi esistono queste varie forme di maltrattamento pone ciascuno di noi come individui e come società, di fronte alla necessità di evitare le rimozioni e a prendere coscienza che il maltrattatore, il violentatore, l' abusante devono essere rinchiusi in prigione e lì "marcire".

Pubblicato da Redazione Radio DgVoice, Eleonora