Parola di Cialtrone

Un tè con Sabrina


In una capanna laggiù nel bosco nero, c'era un cowboy che si chiamava Piero e la sua cavalla dormiva nella stalla mentre lui beveva allegramente il tè. Mi sono svegliato con questo cavolo di ritornello conficcato nel cranio. Che poi chi mai sorseggia il tè allegramente? Io lo bevo solo quando sono malato e non posso tracannare birra. Ricordo quando da piccolino, avrò avuto 20 o 22 anni massimo 27, seguendo la pubblicità del Thé Infré facevo un gestaccio finale: “E' buono qui ed è buono qui..” Sono sempre stato fine.Ultimamente ogni volta che accendo la radio sento invece la dolce vocina di Sabrina Ferilli recitare: “Artigggiani della qualità!”, e subito cerco di schiantarmi contro un albero per placare il mio dolore. Peccato che gli alberi a Milano siano un po' scarsini e quindi mi schianto contro un trans in attesa sul marciapiede, e non è bello perché mi sporca di rossetto waterproof tutto il parabrezza.La donna dagli zigomi bionici: “Nessun chirurgo è mai intervenuto sul mio viso”. Mah, probabilmente l'avranno riempita di silicone per via anale. Lo so, oggi sono un po' volgarotto, mi scuso.Comunque piuttosto che comprare un divano da quella lì, mi siedo sulla nuda terra per il resto della mia vita. E sarebbe un immenso sacrificio perché oramai è risaputo il mio amore smisurato per il divano e gli imbottiti in generale. Anche per i panini imbottiti.Son qui che scrivo cazzate e ascolto il nuovo pezzo di Tiziano Ferro. Spacca di brutto! Finalmente è uscito dalla depressione ed è tornato a fare musica maranza, anche perché se continuava così con il prossimo CD avrebbe dovuto allegare una confezione di antidepressivi.Se qualcuno si aspettava una qualunque forma di contenuto da questo post, attenderà all'infinito. Giuro che avevo qualcosa da raccontare ma mi sono perso via. Strano, normalmente son sempre così lucido.