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Creato da virginiagrey il 02/12/2008

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IL TAGLIA E CUCI DEL PROF

Post n°1876 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da virginiagrey
 

E li chiamano tagli? No: un contentino, ma per come siamo messi, ci va bene anche
così… forse

Il governo Monti ha diramato una direttiva, che prevede l'obbligo di restituire, o  di cedere all'amministrazione di appartenenza, i regali con un valore superiore a 150 euro, destinati ai dirigenti degli uffici e dei dipartimenti della Presidenza del Consiglio e del Ministero dell'Economia. Ma le forbici del sarto Monti non si fermano qui, et voilà, ti confezionano uno stop alle spese di rappresentanza e all'organizzazioni di "convegni inutili", o altri eventi non strettamente indispensabili., che comunque verranno organizzati di  sabato, evitando   qualsiasi spesa, “anche utilizzando strutture interne all’Amministrazione".

Monti si raccomanda "che vengano scrupolosamente osservate le disposizioni contenute nel codice etico di ciascuna amministrazione, con particolare riferimento a quelle relative a regali ed omaggi.”   (...)  In sostanza, i destinatari "non accettano, per sé e per altri, beni materiali, quali regali o denaro, né beni immateriali o servizi e sconti per l’acquisto di tali beni o servizi o qualsiasi altra utilità, diretta o indiretta, da soggetti (persone, Amministrazioni, Enti, Società) (…) che eccedano il valore di 150 euro".

Limiti massimi degli stipendi dei dipendenti pubblici:  nessuno potrà superare il trattamento economico complessivo del primo Presidente della Corte di Cassazione. E questo senza deroghe per nessuno, come invece previsto nel decreto “Salva-Italia”. L'obiettivo, secondo il premier Mario Monti, è quello di “eliminare o quanto meno ridurre gli sprechi connessi alla gestione degli apparati amministrativi”.   

Vitalizi: l’Ufficio di presidenza della Camera ha  stabilito che “per quel che riguarda i vitalizi dei deputati si passa dal sistema retributivo a quello contributivo”.

1300 in meno alla Casta? Non è un taglio, ma un mancato aumento, che sarà spostato in un Fondo.

Ci sono momenti  nella vita in cui gioiamo ingenuamente per una notizia,  per poi subito  capire  che le cose non stanno effettivamente come speravamo. L’ultima burla di carnevale è quella del taglio di 1300 euro lordi al mese, agli stipendi della Casta. Lì per lì, tramortiti per tanta grazia, ci chiediamo dove si fosse nascosto finora un tale dio dell’Olimpo, un benefattore dell’umanità, l’uomo che salverà l’Europa, come ipotizza il TIME. (A proposito di Monti: l’Europa lo apprezza, Obama lo ha accolto con entusiasmo -un po’ meno Wall Street, mentre Standard & Poor’s declassano 34 banche italiane - Come mai agli Italiani non va giù? Qui i conti non tornano!) Così bisognosi di vedere la luce, non ci sfiora neanche il pensiero che si tratta dell’ennesima fregatura: di  taglio non si vedrà nemmeno l’ombra, perché i 1300 euro lordi sono in realtà 700 euro netti, e quei soldi non saranno risparmiati ma semplicemente spostati da un’altra parte.  E ripiombiamo nel buio. Ecco spiegato l’arcano: il passaggio dal sistema retributivo al contributivo per il calcolo del vitalizio si sarebbe tradotto in 1300 euro al mese in più in busta paga dei deputati, a causa dei differenti criteri di tassazione. Ma spiegare all’Italiano medio e anemizzato dai continuo salassi, sarebbe stato imbarazzante da parte del governo del rigore, della crescita e dell’equità. Quello che ci vogliono far passare per un taglio è, in realtà, l’annullamento dell’ennesimo ingiustificabile privilegio politico. I  700 euro netti al mese  andranno a rimpolpare un fondo a disposizione della Camera. Fondo, per  far fronte a spese straordinarie e ricorsi.

                  
 
E intanto, 112 milioni di Europei sono a rischio di povertà                       


 

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