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« "sa pedra de sa memoria""Notte de chelu"... »

ricordi di Natale...

Post n°606 pubblicato il 06 Dicembre 2017 da Butturfly66

 

Dicembre cammina veloce, ancora qualche settimana e sarà Natale... Ho amato questa ricorrenza fin da bambina, e i ricordi a lei legati li porto addosso indelebili, come pure i suoi colori e profumi... Non erano natali ricchi, ne tantomeno consumistici, ma saldamente legati alle tradizioni della nostra terra... Per cui, crescendo e diventando madre, ho fatto si che anche per i miei figli fosse un momento di gioia e serenità... La parte religiosa era  rappresentata dalla nascita di Gesù, con il suo corollario di recite scolastiche, attività manuali al catechismo, e poi la parte più intima e familiare, che seppur con i giusti distinguo mia figlia  ha portato in Olanda, e mio figlio seppur appena maggiorenne continua a voler  rivivere (difatti sabato scorso io e lui abbiamo fatto l'albero)... Chi crede ha quella marcia in più che lo spirito del Natale porta con se... Non è soltanto una questione di business, ma semplicemente un modo di porgersi verso gli altri e la vita... Nessuno ti obbliga a credere, ma se lo fai, vivi la vita in maniera differente soprattutto durante queste feste che, come per magia ci fanno tornare tutti bambini, ma soprattutto, ci regalano la possibilità di rivivere la nostra infanzia... Nessun altra festa o ricorrenza è capace di fare ciò, e questo è indiscutibile... Basta soltanto che chiuda gli occhi e sono dentro la casa vecchia, bambina con i miei fratelli e mia sorella, intenti a guardare nostra madre che decorava l'albero e allestiva il piccolo presepe... Ogni volta ci raccontava la storia di Gesù, e si attardava nei particolari per farci partecipi del fatto che fosse nato povero, e che noi eravamo stati più fortunati, anche se paragonandoci ad alcuni compagni di scuola, la differenza la vedevamo... Le tradizioni e gli usi erano ancora retaggio della cultura agropastorale, per cui durante le feste natalizie era consuetudine riunire le famiglie, che proprio per la situazione vissuta stavano anche mesi separate.... Il fulcro di ogni casa era rappresentato dalla grande cucina e dal camino, intorno al quale ci si riuniva per ascoltare racconti ed aneddoti, ma anche per veder scoppiettare il grande fuoco, nel quale veniva fatto bruciare un grande ceppo che ci si premuniva di mettere da parte per tempo... Il freddo delle case veniva da esso mitigato, profumando nel contempo l'aria bruciando le bucce delle arance e dei mandarini, che ci affrettavamo a mangiare per poterle poi gettare tra le fiamme... Quando il freddo era intenso, i miei genitori avevano escogitato di farci dormire in quella grande stanza, per preservarci dal freddo notturno che avvolgeva tutta la casa... Tutti e sei uno vicino all'altro fintanto che, le temperature non diventavano più gradevoli... Le neve avvolgeva Nuoro con il suo manto candido, mentre noi avevamo a disposizione un grande cortile per giocare, potendo star fuori senza premura che ci facessero rientrare, se non quando eravamo noi a sentire il freddo gelarci la punta del naso e le mani, che instancabili si muovevano per toccare ogni cosa... Fantasticavamo su quel che avremmo mangiato, anche se la tradizione voleva che (almeno in Barbagia) fosse tutto a base di carne, per cui salumi nostrani, formaggi, gli immancabili ravioli di formaggio conditi col sugo di cinghiale, poi agnello (o porcetto) arrosto, e le seadas da gustare con sopra il miele per citare soltanto alcune delle portate... Tutto a chilometri zero già da allora, tutto rigorosamente fatto in casa... Nessuno si sottraeva, anzi se possibile ci si dava una mano l'un altro per preparare tutto in anticipo... I regali infine, erano il corollario dell'arrivo di Gesù Bambino.  

 

 

 
 
 
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Un blog di: Butturfly66
Data di creazione: 23/01/2010
 

 

 

 

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