Apulia Cinema

Accadde Oggi. Visita del Re d'Italia in Grecia in un documentario di Luigi Roatto


La rubrica "Accadde Oggi" è dedicata al 14 Aprile 1907, data di copertina de «La Domenica del Corriere» che illustra il viaggio di Vittorio Emanuele III di Savoia in Grecia, ove fu accolto ad Atene, visitò piazza della Costituzione e il Museo, e con il corteo percorse la via dello stadio.A questo evento è dedicato un documentario che si intitola «Visita del Re d'Italia in Grecia» realizzato e diretto da un pioniere della cinematografia, Luigi Roatto, nativo di Canosa di Puglia. Luigi nasce il 14 Marzo 1870 da padre veneto e da Adelaide Gamba, in una famiglia di panoramisti viaggianti che organizzano spettacoli. A Parigi entra in amicizia con i fratelli Lumière e a Bucarest conosce Bernardo Wechsler, di cui egli si dichiarerà il successore. La tecnologia procede a piccoli passi. Nascono i film «sincronizzati», con sincronismo fra suono e immagini e Roatto vende ai cinematografi i macchinari costruiti per ottenere questo effetto. Baracconi, padiglioni, tende e strutture mobili, attrezzate per le proiezioni, raggiungono le città, in particolare a Bologna, ove Roatto installa un Museo artistico, un Circolo Aletoscopico e poi rileva il The American Bioscop», ove - nell'intermezzo delle proiezioni - suona una orchestra di 30 elementi. Sposerà Anita Albanese e prenderà domicilio a Venezia. Gestirà cinematografi e sarà tra i primi in Italia ad occuparsi della distribuzione di film nelle sale. Curerà riprese, regia e produzione di film. Diventerà presidente della società fondata da Gugliemo Cattaneo e, sotto la sua direzione, il periodico «L'Aurora» di Monza si trasformerà in una pubblicazione di cinema, tra le prime in Italia. Tutto ciò sarà possibile grazie alla partecipazione di tutti i fratelli, tra cui Domenico (nato a Bari il 13 Marzo 1868 e deceduto a Venezia il 4 Ottobre 1948), mentre il fratello Maggiore, Almerico, costituisce con Luigi la Ditta «Fratelli Roatto», che produrrà e distribuirà quaranta diversi titoli, tra lungometraggi di finzione, cortometraggi e documentari. I primi sono girati e ambientati in Veneto: «Disgraziate avventure della signora Marieta da Belluno» e «Disgrazie de sior Bartolo».Dopo il viaggio al seguito del Re in Grecia, nel 1908 Luigi fonda l'Unica di Venezia, entra nella Saffi di Milano e possiede il cinematografo «Al Festival» e poi a Bologna il «Cine-Parlato Roatto». I Fratelli producono e distribuiscono vari documentari: Commemorazione dell'uscita di Marghera-Mestre; Incontro delle loro Maestà il Re d'Italia e gli Imperiali di Germania a Venezia splendida (con immagini del Kaiser Wilhelm II e del Re Vittorio Emanuele III); La piena dell'Adige a Verona; Concorso ippico al lido di Venezia; Pattinaggio a Treviso; Le regate a Murano.Aumenta la produzione di documentari girati a Venezia: per la processione del Corpus Domini; la festa del Redentore; l'arrivo dei Reali e visita all'Esposizione; l'arrivo dell'Imperatore Guglielmo di Germania; il Ricovero; la rivista militare; l'Esposizione artistica; le gare di nuoto; la neve e il Processo dei russi. E poi Chioggia e dintorni; Corse ciclistiche e podistiche di Udine e i funerali dell'onorevole Andrea Costa a Bologna.Roatto si concentra sulla gestione di cinematografi a Venezia, Udine, Verona, Asti, Brescia, Bologna e Ferrara ed apre una succursale ad Alessandria d'Egitto. I Fratelli producono film di finzione: «Il Baratro» e «Sotto a chi tocca!». Ma, a causa della situazione creatasi con la guerra, nel 1914 fallisce la ditta avviata da Luigi Roatto. I Fratelli Roatto riprendono, allora, la produzione di film: «Ernani» (I e II parte) e «La Favorita» e di documentari, girati a Ferrara, Murano,Venezia, Burano, Torcello e Ferrara.Durante la guerra Roatto diviene operatore del Comando Supremo e gira le pellicole della Marina: «Fra i nostri combattenti al fronte per una più grande Italia», con didascalie di Gabriele D'Annunzio e «La nostra Marina da Guerra opera per la vittoria e la gloria d'Italia». I Fratelli, dopo il conflitto, realizzano la ultima opera filmica: «Capriole del cuore» per la regia di Luigi. Nel 1920 Luigi si trasferisce a Milano, lavora come operatore cinematografico e realizza cinegiornali e documentari. Infine cura le riprese de «La Dama dal profumo d'ambra rosa», con regia di Carlo Zambonelli, l'ultimo titolo di cui rimarrà notizia. Adriano Silvestri