Apulia Cinema

Accadde Oggi. La Monaca Musulmana (1974)


 La rubrica "Accadde Oggi" è dedicata al 13 Aprile 1974, giorno in cui esce nelle sale il film di genere erotico La Monaca Musulmana (Italia/ Francia 1974, 105’), poi in riedizione con il titolo: «La Belva del Campo dei dannati». Regia di Gianfranco Mingozzi, che collabora alla sceneggiatura. Film vietato ai minori di anni 18, sequestrato e poi dissequestrato. Le truppe musulmane sbarcano ad Otranto e mettono la città a ferro e fuoco. È da queste vicende che prende l'avvio questo che è il primo lungometraggio che si gira a Trani. Appare la dicitura «Puglia -Sud Italia, intorno al 1400» e inizia la storia di Flavia Gaetani, una donna realmente esistita a Otranto, dalla cui vicenda storica prende avvio il film. La protagonista è Florinda Bolkan, che a cavallo affronta un fante spadaccino e si nota come nelle scene di equitazione non abbia controfigura, poichè è un'ottima cavalerizza.  Titoli di testa: la Bolkan è Flavia Gaetani (doppiata da Vittoria Fabbri); la Casares è Sorella Agata, doppiata da Lydia Simoneschi, Cassanelli è Abraham; Anthony Corlan è Ahmed. Infine Spiros Focas. Nel cast: Rayka Juri; Jill Pratt; Laura De Marchi, Valentino Macchi; Eduardo Filippone e Franca Grey.  Ricorderà il compianto professor Raffaele Licinio: «Durante una delle tante incursioni saracene sulle coste italiane, la piccola Flavia assiste alla decapitazione di un giovane cavaliere turco, che poco prima le aveva salvato la vita. Alcuni anni dopo Flavia entra in convento, seguita per volere del padre dal giovane ebreo Abraham, come segretario e uomo di fiducia. Gli orrori del mondo, visibili anche in convento, induriscono Flavia e la inducono e proclanare la superiorità delle donne sugli uomini, spesso vili e imbelli. La monaca si allea con Achmet, un capo saraceno, gli concede il suo amore e ottiene da lui il possesso della contrada. In seguito ella conduce i saraceni attraverso un passaggio segreto, nell'interno di un cittadella assediata. Ne segue un massacro, durante il quale Abraham viene ucciso e Flavia perde i sensi. Al risveglio si ritrova sola sulla spiaggia deserta. I saraceni sono scomparsi e Flavia catturata da armati cristiani, si avvia, vestita della bianca tunica e con la croce che le pende sul petto, verso il colle della morte dove l'aspetta il supplizio, ormai insensibile a tutto quello che la circonda».  Ambientato in Puglia e girato nella Città di Trani, con la Cattedrale (ben riconoscibile, anche nelle locandine) ed al Monastero di Santa Maria di Colonna, con alcune scene girate nel cortile del castello di Barletta (la battaglia finale e la tortura), mentre l’esterno appartiene ad un altro castello in collina, e alcune riprese ci portano nelle campagne di Ostuni. Altre immagini girate nel Viterbese, a Tarquinia e Castel Sant’Elia.  Produzione Roc di Parigi e Pac di Roma, che cura anche la distribuzione in Italia. Musiche di Nicola Piovani, edite da Bixio Sam Milano. Sergio Tau sceneggiatura e soggetto; Raniero Di Giovanbattista soggetto e produttore esecutivo; soggetto: Francesco Veltri; sceneggiatura: Fabrizio Onofri; fotografia: Alfio Contini; montaggio: Ruggero Mastroianni; scenografia e costumi: Guido Josia. Technicolor.  Il manifesto del film, a tutta parete, campeggia all’interno della Mediateca di Bari: è il più grande tra i tanti esposti, nella bella mostra curata alcuni anni fa da Annalisa Colucci. Disegnato da Ezio Tarantelli, stampato da Selenia Fotolito di Roma.  Adriano Silvestri