Benvenuti!Toglimi il pane, se vuoi, toglimi l'aria, la luce, la primavera, ma non togliermi il tuo sorriso mai, perché io ne morrei. (P.N.) |
YO TE CIELO...
L’amore è come un profumo,
come una corrente,
come la pioggia.
Sai, cielo mio, tu sei come la pioggia
ed io, come la terra,
ti ricevo e accolgo.
AREA PERSONALE
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Il cielo in 1 stanza di Ely
- Il mio mondo blog di Simona
- La memoria dispersa di Lori
- Ali Della Fantasia di Nelly
- Solo Sorriso di Carmen
- Eterea di Daniela
- LA MIA PELLE by Piratina
- Visione di Vin
- Musica e altro di Mary
- Quid Novi? di Valerio
- Nau...oui, cest moi di AM.R.
NO!
UN BLOG PARTICOLARE
Messaggi del 16/01/2024
Post n°1887 pubblicato il 16 Gennaio 2024 da Vince198
I versi del Capitano. In questi versi, raccolta che vide luce nel 1952, il poeta non canta esplicitamente il suo amore per Matilde Urrutia, rivolge la sua attenzione all’essenza effimera dell’essere umano, facendo della sua personale storia, una trama a carattere universale. È l’uomo che, cantando la donna, fluttua tra incomprensione e tenerezza, amore e disprezzo, orgoglio e resa, sensazioni tali da pensare di poter raggiungere e compenetrarsi nell’essenza dell’altro, in realtà non riesce ad impadronirsene in modo esaustivo. Neruda ha la piena e amara consapevolezza di desiderare ed evocare la conciliazione degli opposti, che altri non può essere, rispetto alla vita, che la morte (che ha somiglianza all’amore quando quest’ultimo svanisce). Neruda si esprime a tratti con leggerezza parlando alla sua rosa («Piccola rosa, rosa piccina a volte, minuta e nuda, sembra che tu mi stia in una mano…»), a tratti con la pesantezza che lo opprime e preme per la sua distruzione («Se d’improvviso non esisti, se d’improvviso non vivi, io continuerò a vivere…»). Variazioni – dunque - sullo stesso tema, nelle sue infinite e universali sfaccettature: un uomo che canta il suo amore per una donna, grazie al quale ogni verso e ogni parola esprimono e fissano un momento particolare, un ricordo indelebile. La forza espressiva, il “canto” del poeta è proprio, come predetto, nella sua chiara universalità. Le più belle poesie di Neruda. In particolare e a mio modesto parere sono contenute in questa raccolta e ne cito qualcuna: I tuoi piedi, Le tue mani, Il tuo sorriso, Se tu mi dimentichi, la mia preferita in assoluto, “Bella”. In quest'ultima, sono racchiusi, come un lento declivio verso la stagione delle rose, i più bei versi d’amore che il poeta di Parral abbia potuto comporre. Un'infinita dolcezza e che, di tanto in tanto, quando l’ascolto – oltre che farne richiami tutti dedicati alla donna che amo – nei momenti di silenzio, di solitudine, specie a quest’ora di notte, l’ascolto crea un'atmosfera che blandisce l’anima, provoca caldi brividi al cuore e rende il respiro incerto per l'emozione che nasce e si espande in me solo per te, amore mio.
|
INFO
JESHUA
A. Carracci
Inviato da: Vince198
il 05/06/2024 alle 18:45
Inviato da: monellaccio19
il 05/06/2024 alle 17:35
Inviato da: Vince198
il 04/06/2024 alle 08:39
Inviato da: elyrav
il 04/06/2024 alle 07:53
Inviato da: Vince198
il 03/06/2024 alle 11:32