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Sublimazione


 
New York, 30 ottobre 1911 Mary, mia amata Mary,ho incontrato i figli della mia patria, ho trascor­so la giornata in loro compagnia, ho lavorato e ho pensato, ed eccomi che scrivo. Comincia a far tardi, è ormai passata una buona parte della notte e ciononostante non sono riuscito ancora a coricarmi. Prima desidero darti il mio saluto. Quanto sei vicina a me! Oggi sei stata molto vici­na al mio cuore e ai miei sentimenti.La tua ultima lettera è commovente... una sfera alata, un'onda che proviene da un'isola che emana melodie.Questi giorni sono ombre nelle quali coabitano voci e fantasmi. Nel mio cuore vi è una fiamma ardente, tanto che in ogni luogo scor­go cose misteriose.Sai che vuoi dire bruciarsi col fuoco?E peggio è quando sai di essere in mezzo alle fiamme. E tu, mentre stai bruciando, riesci a liberarti da tutto ciò che t'incatena?Ah, esiste una gioia più bella del fuoco del­l'amore?Lasciami gridare con tutte le voci che alber­gano nel mio corpo: io ti amo!Khalil..L’amore di cui canta e scrive Gibran, in questa come in altre lettere per la sua amata Mary Haskell, è un dono che illumina anche la notte più scura. Oggi i tempi ovviamente sono cambiati, mutati nell’ambito di una società che evolve di pari passo con il progresso tecnologico. Credo tuttavia, che a modo mio, di ciascuno di noi, si possa per qualche momento immaginare momenti in cui dentro tutto brucia lentamente, senza sosta, consumando il desiderio che assume le sembianze della persona amata e che alberga costantemente nella propria anima.«Sai che vuoi dire bruciarsi col fuoco?E peggio è quando sai di essere in mezzo alle fiamme. E tu, mentre stai bruciando, riesci a liberarti da tutto ciò che t'incatena?»Ognuno di noi esseri umani vive momenti intensi come questi, momenti che lasciano eterne bruciature sulla pelle del cuore. Quelle che, con il trascorrere degli anni, testimoniano la presenza costante e duratura dell’amore dentro la propria anima. Indipendentemente da come certi rapporti d’amore andranno a finire, se dureranno o meno, quando si raggiungono questi livelli di intensità interiore, proprio come si è espresso Socrate, “l'amore è qualcosa che va oltre l'esperienza limitata dei sensi, sottraendosi a ogni definizione.”Non credo esista una sublimazione così elevata dell’amore: quando due persone vivono questo stato di grazia, non c’è nulla che possa turbarlo, proprio nulla.Tutto si perpetua, a volte, senza rendersene conto fino in fondo.