Altromondo17

La tua poesia mi ha fatto pensare ai versi di una poetessa che amo molto, Emily Dickinson, tanto da scriverne un post. Non occorre esser camera – né casa Perché gli spettri ti possiedano non c’è bisogno di essere una stanza Non c’è bisogno di essere una casa La mente ha corridoi che vanno oltre lo spazio materiale Assai più sicuro, un incontro a Mezzanotte, con un fantasma esterno piuttosto che con il suo riscontro interiore quell’ospite più freddo. Assai più sicuro, attraversare al galoppo un’abbazia rincorsi dalle pietre Piuttosto che incontrare, disarmati, in solitudine il proprio io. L’io che si nasconde dietro l’io Una scossa ben più terrorizzante di un assassino in agguato nella propria casa. Il corpo prende a prestito una rivoltella spranga la porta senza accorgersi di uno spettro più altero o peggio. I fantasmi più terribili non sono quelli che infestano le case, così come nella migliore superstizione, bensì i meandri della mente ed è molto più facile combattere uno spettro esterno che riuscire ad affrontare le nostre più intime angosce. Il motivo ispiratore di questa bellissima lirica è proprio la constatazione che nel buio, nell’oscurità del nostro io più profondo si dibattono forze più distruttive ed inquietanti di quelle che si agitano nella realtà esterna. Si tratta di forze che premono subdole alle nostre spalle (Noi dietro noi nascosti) in agguato come l’assassino nella stanza ma ancor più temibili perché di fronte all’agguato che proviene da noi stessi siamo inermi e non possiamo porre alcuna resistenza. Non è difficile individuare in quelle ombre l’insieme delle passioni, dei desideri nascosti, le paure, ansie, conflitti, sensi di colpa che popolano la parte più nascosta della nostra psiche. In questa rappresentazione della mente troviamo molti elementi poi teorizzati da Freud, quello sdoppiamento della personalità in cui conscio e inconscio convivono in un alternarsi di spinte e resistenze in cui l’inconscio ha però sempre il sopravvento. Ti saluto e ti abbraccio carissima Gabriella. :-)