Altromondo17

Meglio tardi che mai! Bacione, :-))

Giustissimo: i proverbi sopperiscono in saggezza laddove la saggezza non è contemplata:) Un bacione a te...

Io invece non c'ho capito gnente.

Non capire era una delle due opzioni...
Capita spesso anche a me.

Ma scrivere una cosa normale?
Semplice semplice che la posssa capire anch'io?

:)) Questa cosa dell'essere complicata un po' mi diverte e un po' mi preoccupa...
Sai che per te farei qualunque cosa: questo, almeno, l'hai capito?

occorre tempo per capire un amore :))

Ecco questa persona ha capito perfettamente ( a mio modesto avviso ). Ciao, :-))

E' vero, Rita:) Ciao a te...

inoltre...bisogna lasciarlo completamente andare per farlo totalmente nostro...solo allora ne capiamo il valore se ne ha avuto oppure semplicemente per custodirlo nelle vene e lasciarlo in circolo per sempre....

Per sempre è sicuro: difficile sarebbe azzerarne il senso, anche se passato...

Anche per capire il disamore...

Ciao Gabry... Niente è davvero perso quando hai voglia di capire.... "Un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, nulla" Un abbraccio

La comprensione vale il rischio di qualunque rivelazione: non è tanto importante capire la cosa in sé, né il significato che, a comprenderla, ci rivela, quanto averla conosciuta.
Grazie, un abbraccio a te...

Ah, adesso l'ho capito...
A volte mi stupisce la mia intelligenz,a che non mi ha mai voluto dire cosa pensa di me: forse non mi capisce.
Forse... Mah.

Me la spiegheresti un po'?
Grazie. :)

Temo di non aver capito:))
Forse ti riferisci a quello strano meccanismo che ci permette, attraverso la nostra stessa intelligenza, di capirci?
Se è così, credo che l'unico modo per farlo è osservarci attentamente quando ci relazioniamo agli altri: ciò che facciamo, pensiamo o rivendichiamo in quei casi, molto spesso è la proiezione di ciò che vorremmo che gli altri facessero, pensassero o rivendicassero a noi: che non riusciamo a vederci altrimenti, se non nel volto e nell'anima di chi, a nostra insaputa, così tanto ci somiglia...
Grazie a te, e benvenuto:)

Devo dirti che ho letto, qua e là, il tuo blog, e mi sembra di avere notato una particolare sensibilità e disponibilità all'immedesimazione, nell'assecondare empaticamente le più svariate personalità degli interlocutori.
Credo non si tratti di una peculiarità molto comune.
Del benvenuto ti ringrazio, ma già l'avevo messo in conto (grazie a te) se me lo consenti.
A presto. :)

In effetti ho conseguito non uno, ma ben due Master, in assecondamento:) Magari, tornando al discorso precedente riguardo al capirsi, e avendo una personalità piuttosto poliedrica, riesco facilmente ad identificarmi negli altri e a riconoscere, in ognuno di essi, una parte di me...Anche se intimamente credo sia, piuttosto, una forma estrema di difesa...
A presto, certo:)

Le locuzioni talvolta inchiodano come sentenze e vogliono racchiudere in quel virgolettato, punto interrogativo, esclamativo...un senso che spesso è quello che gli si vuole attribuire quasi mai corrispondente al vero modo di essere di colui che è apostrofato. Un abbraccio Gabry

Ne sono assolutamente convinta, mia cara Loretta, così come della reciprocità di tale fenomeno il quale determina la ragione del bisogno di apostrofare.
Grazie anche per l'abbraccio, che ricambio con affetto...

Più chiaro di così! Scherzi a parte... un post notevole. Complimenti.

Lo apprezzo molto...grazie.