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Giuseppe Catanzaro

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IL SABATO DEL VILLAGGIO

Post n°989 pubblicato il 03 Novembre 2016 da catanzarogiusep50_1
 
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IL SABATO DEL VILLAGGIO

Racconto d'un pensionato

 

Il sabato di un pensionato qualunque, potrebbe sembrare insignificante, a lui si pensa sempre come a qualcuno che non ha nulla da fare, io invece dimostrerò come la sua vita sia tanto movimentata.

Per lui la giornata comincia troppo presto, soffre d'insonnia, così dopo la colazione si trastulla nel fare toilette, ora sono le nove ed è pronto per fare la spesa nel supermercato più vicino casa.

Quando ha finito di riempire le borse, oggi non si usano più le sportine di cellophane, è pronto per portale a casa.

Sì a casa!

Ora per quanto vicina possa essere, casa sua è sempre troppo lontana.

Servirebbe una bella automobile, ma lui non guida più da parecchio tempo, da quando ha avuto l'ultimo attacco d'epilessia, così si mette tranquillo alla fermata e aspetta l'autobus; tanto, prima o poi arriverà.

Comunque lui sa che il tempo è prezioso e non bisogna perderne neanche un po', così chiama un'amica al telefono, sempre la stessa, lei è felice di sentirlo e i minuti passavo veloci, dieci, quindici, venti minuti e più. Il tempo passa e loro ridono, scherzano e parlano dei propri problemi, lei abita lontano e forse è l'ultima che s'è ammalata di poliomelite, alcuni dicono siamo soltanto amici virtuali, noi invece ci definiamo amici reali. Ecco che arriva l'autobus e la chiacchierata finisce, ma il calore è rimasto dentro, quest'amicizia ora dura da tanti anni ed è pura.

Oggi però la giornata del pensionato è stata scombussolata, in casa grandi pulizie e i suoi angolini per scrivere o per riposare non erano disponibili, così poiché il tempo era bello e soleggiato, ha pensato di fare due passi in centro, l'aria calda del vento proveniente da sud lo investiva lateralmente e il sole dietro gli riscaldava le spalle, sempre doloranti.

Ancora una volta solo e il tempo scorreva inesorabile, ecco tornare in aiuto la rubrica telefonica; è meglio chiamare chiamo uno o due amici. Virtuali?

Perché vi ostinate, sono reali!

Hanno un corpo, un'anima e parlano, ma soprattutto, quando stanno insieme sanno essere allegri.

Finalmente ora di pranzo, un pasto frugale e un riposino sul divano, mentre il suo studiolo torna ad essere lindo, pulito e rassettato.

Direte: cosa c'entra con il sabato del villaggio? Nulla! È stato soltanto il mio modo di incuriosirvi.  

Un abbraccio, Pino  

 

 

 
 
 
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