Giuseppe Catanzaro

IL GIORNO DEI RINGRAZIAMENTI

Era il 14 maggio 2009, quando cominciava la mia avventura su Libero e timidamente cominciavo a scrivere il mio blog, dei primissimi post non ricordo più il contenuto, ma alcuni so di averli tolti perché parlavano di me con il titolo unico "ACCADDE UNA MATTINA", dopo poco tempo mi sono convinto di avere sbagliato e così li ho riscritti e postati. Vi chiederete   perché "Il giorno dei ringraziamenti", la risposta è semplice; Libero è la Community,  con i video, le foto e il blog, erano la quotidianità, avevo un giusto numero di amici e con loro intrattenevo una buona conversazione giornaliera, intervenendo anche con commenti nei loro post, ora divertenti, ora tristi, ma quasi sempre interessanti. Oggi molti di noi si sono disaffezionati e allontanati da Libero e dalla Community, io ne sono l'esempio più lampante, non scrivo più ogni giorno e i miei post provengono da Facebook, dove ho istaurato un rapporto diverso e dove nessuno si offende. Voglio ringraziare tutti gli amici, o quanto meno quelli che hanno lasciato un segno nel periodo che fino ad ora ho passato su Libero. Comincio con quelle amiche che più di ogni altro hanno lasciato un segno nel mio cuore: Patrizia, Marianna e Vilma.

Patrizia è stata la mia prima amica e la prima con la quale mi sono sentito telefonicamente, abbiamo istaurato subito un buon rapporto e il fatto che lei avesse un tumore non influiva minimamente nei nostri rapporti fino a quando nel Dicembre del 2011 si spegneva fra atroci dolori, unico rammarico non averla potuto abbracciare e guardarci negli occhi.

Marianna (Maryon così si firmava), anche con lei ho avuto un buon rapporto e per qualche periodo ho seguito anche il suo forum, anche lei s' è spenta e al mattino ero l'unica persona che cercava di nascosto dai figli.

Vilma, donna esile e delicata tanto gentile, un giorno scrisse di sentirsi male e dopo qualche mese da altri amici ho saputo del suo avvenuto decesso.

Queste tre amiche mi hanno fatto capire mi hanno fatto capire che Libero serviva a qualche cosa. Continuando ringrazio; Nicoletta che è stata ed è un'amica che posso chiamare quando voglio e so che c'è, anche lei una delle prime amiche anche se abbiamo avuto qualche dissapore, oggi superato.

Tiffany è quell'amica che ho contattato da padre, perché nei suoi post traspariva, spesso ancora oggi succede, un dolore proveniente dalla sua infanzia e che credo difficilmente dimenticherà, ragazza 23enne questa la sua età quando diventammo amici, ora ci siamo persi un po' ma so che c'è e se le scrivo lei è lì.

Un amico su tutti Armando, lui trapiantato dalla Sicilia in Liguria, che dirvi siamo compaesani, ci sentiamo spesso e ci facciamo compagnia.

Poi ho incontrato tanti di voi, la Alessandra con i suoi post, oggi ironici, poi sarcastici e al limite della comicità, anche con lei e la sorella Mammaua, ci siamo conosciuti e i nostri nipotini hanno giocato assieme.

Non nominando gli altri non faccio un torto a nessuno, e spero che il messaggio che sto lasciando venga recepito per quello che vuole essere:

"UNA ESORTAZIONE A NON PERDERSI DI VISTA".

Un saluto per tutti, Pino