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Area personale
Post n°1595 pubblicato il 11 Marzo 2024 da alf.cosmos
Roberto Setti nasce il 7 Novembre 1930 a Firenze e sino al due aprile 1946 conduce una vita normale e tranquilla, vita che subisce una scossa in quella data per la morte tragica del fratello Ruggero. La guerra era ormai finita e gli uomini della famiglia Setti erano rientrati incolumi dal fronte. Tutto faceva presagire ad un nuovo e possibile futuro ma non era così. Ruggero, 25 anni, improvvisamente muore ucciso sulla porta di casa. E la sua famiglia, i suoi genitori, sua moglie e la piccola figlia, piombano nella tragedia. Nessuno allora avrebbe mai potuto lontanamente immaginare a cosa, quell'evento drammatico, avrebbe dato l'avvio. Da un grande dolore, quel dolore che tutti recitano come il più innaturale e terribile evento che può colpire un essere umano quale è la perdita di un figlio, nasce la più grande storia d'amore che toccherà la vita, o meglio le vite, di tantissime persone e che ancora oggi opera trasformazioni interiori e bellezza spirituale. Quella storia da tutti conosciuta come CERCHIO FIRENZE 77.
Roberto ha sedici anni, è il piccolo di casa, ed è molto amato dalla mamma e dalla sorella Luciana. Il fratello Ruggero ha 25 anni, una moglie di 22 e una bimba piccola. Si può immaginare lo sgomento che lascia la sua morte inaspettata. La mamma, Pina, non riesce a darsi pace e vuole in ogni modo riuscire a contattarlo, pensa non sia possibile non sapere più niente di lui. Che sia impossibile che tutte le sue energie, il suo coraggio, la sua gioia di vivere siano potuti sparire in un attimo nel nulla. Venuta a conoscenza dell'esperienza di una parente che anni prima era entrata in contatto con il marito defunto attraverso una medium di Bologna, vuol tentare ad ogni costo un esperimento spiritico anche lei. La famiglia, il marito, la figlia e il genero sono piuttosto contrari ed anche diffidenti e cercano di dissuaderla, ma la forza dell'amore di una mamma non si riesce a fermare e fu cosi che nel pomeriggio del 28 Maggio 1946 in casa Setti si diede inizio all' esperienza medianica che prenderà il nome di Cerchio Firenze 77. Si riuniscono in sette attorno ad un tavolino, convinti più che mai dell'esito negativo di ciò che si apprestavano a fare solo per accontentare mamma Pina, ma dopo pochi minuti il tavolo si alza e ondeggia battendo dei colpi. Roberto impallidisce di colpo e tutti un po' preoccupati decidono immediatamente di smettere. Si riprova, ma senza la presenza di Roberto che si pensa troppo giovane per tali esperienze ed emozioni. Si ripropone l'esperimento ma non accade nulla, silenzio totale. Cosi quando Roberto insiste per riprovare, per nulla spaventato dall'esperienza precedente, si decide di continuare. Con Roberto in catena il tavolo si solleva e quando viene chiesto, con il metodo tiptologico, chi è il medium, il tavolo con dei raps (colpi) risponde "Roberto". Inizia cosi la medianità di Roberto Setti. Dopo il tavolo si passa alla scrittura automatica. Roberto sente il braccio e la mano destra completamente autonomi dalla sua volontà e scrive con varie grafie e ad occhi chiusi. I trapassati comunicavano con i loro cari utilizzando il braccio e la mano di Roberto come un loro prolungamento nel mondo della materia, ognuno con la propria calligrafia, testimoniando l'inesistenza della morte e l'esistenza di altre realtà di vita dopo quella fisica: È come togliersi un vestito, non c'è dolore né interruzione, c'è solo meraviglia e stupore, sai che sei vivo, molto più vivo che col corpo.... Quasi subito giunsero comunicazioni di esseri sconosciuti, che non venivano per salutare e consolare, ma portavano messaggi che avevano un valore morale e il sapore di un insegnamento. Salve a voi, fratelli. Ho veduto i vostri pensieri. Tornerò molte volte per farvi partecipi di molte verità. Questa sera vi posso dare un breve cenno sull'evoluzione dell'uomo, molto brevemente. Per prima cosa dobbiamo intenderci su cosa è bene e cosa è male. In verità io vi dico che niente è bene e niente è male. Possiamo solamente parlare di lezioni o insegnamenti da imparare... ( Elia )
E si ebbero evidenze dal contatto con il fratello Ruggero, che indicò dove teneva un suo diario di cui nessuno era a conoscenza, iniziando e terminando una frase del diario stesso. Per un po' di tempo Ruggero continuò a comunicare insieme ad altre entità legate ai presenti da vincoli di parentela o di affetto che si presentavano con la grafia di quando erano sul piano fisico. Ma è verso la fine del 1947 che Roberto ha la sua prima trance ad incorporazione. Ad un tratto parve addormentarsi e iniziò a parlare con voci diverse dalla sua. Da allora l'esperienza si modificò via via, diminuirono i contatti di tipo affettivo e iniziarono i colloqui con Entità sconosciute che si presentavano con voci dolci e suadenti e con un linguaggio perfetto anche nella forma. La sorella Luciana e il cognato, in grande apprensione per il giovane Roberto, non lo lasciavano mai solo. Allora si presentò Dali, con un intenso profumo di violette che contraddistinse sempre la sua presenza, Entità che disse di essere la sua guida e che diede rassicurazioni per Roberto allora appena diciassettenne. Dopo i profumi, avvennero i primi apporti con piccoli oggetti, poi le luminosità e la levitazione di Roberto. E dopo circa 10 anni di sedute, grazie a Nella Bonora, si cominciò a far stampare privatamente tutti i messaggi che si erano ricevuti sino ad allora e che riguardavano tutta l'esistenza: il concetto di Assoluto, il Divenire e l'essere, i diversi piani di esistenza, la legge causa-effetto, la reincarnazione, l'evoluzione della coscienza. Tutto il lavoro veniva corretto dalle guide attraverso Roberto in trance, i Maestri consigliavano l' impaginazione dei messaggi e correggevano i manoscritti, ma tutto restava ancora circoscritto ai partecipanti alle sedute, gli stessi del gruppo iniziale. Ancora non ci si era aperti. Il 9 Maggio 1974 Kempis si rivolge così durante una seduta:
Voi siete testimoni di questi colloqui, voi vedete e udite cose che altre creature hanno cercato per tutta un'esistenza senza mai raggiungere... voi che avete fatto una specie di abitudine all'inconsueto, al fenomeno, al fatto straordinario al di fuori delle leggi consuete della natura, dovete chiedervi che cosa fate. Veramente il timore di parlare di spiritismo è la ragione vera che vi fa essere cauti e prudenti nei riguardi dei vostri simili? Poiché si è parlato del Cristo, questa sera, viene in mente una parabola: la parabola dei talenti che forse bene si adatterebbe a voi. Quante ragioni ci possono essere per non volersi impegnare, per non scrivere articoli, per non divulgare. Qualunque sia la ragione, è una ragione errata, credetelo, fratelli. Da quel momento in poi si cominciò la divulgazione dei messaggi delle guide. Vennero pubblicati i primi tre libri e si scrissero articoli descrivendo le sedute, gli apporti e tutta la fenomenologia che si sviluppava attorno alle sedute medianiche di Firenze. E nell'estate del 1974 decisero di chiamare il gruppo "Cerchio Firenze 77". Nella Bonora che è stata la fedele e precisa segretaria del gruppo, colei che trascriveva con lavoro immane tutte le registrazioni delle sedute medianiche, ha raccontato nel libro "Con Amore, Per Amore"(Testimonianza al cerchio Firenze 77) tutti i particolari di ciò che si era svolto, tutti i contatti con i maestri, i colloqui privati, i miracoli. A viatico di queste pagine, il Maestro Dali volle dettare le seguenti parole: Cara figlia Nella, tu hai voluto raccontare agli altri l'unione miracolosa che c'è stata e c'è tuttora fra te e noi. È una testimonianza di amore che tu hai per noi e che noi abbiamo per te. È ancora una testimonianza di amore che tu hai per gli altri, perché narrando i fatti tu speri che ciò sia utile ad altre creature. È l' augurio che noi tutti ti facciamo, perché è l'aspirazione più bella che una creatura umana può avere: far si che la propria vita non sia fonte di bene solo per se stessa, ma lo sia anche per coloro che l'hanno incontrata... "Che la pace sia con te e con tutti gli uomini Dali
Roberto Setti lascia questo piano di esistenza il 29 Febbraio 1984.
Fonte: https://www.ghosthuntersroma.it/cerchio-firenze-77/
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Post n°1594 pubblicato il 05 Marzo 2024 da alf.cosmos
Le ABDUCTION e cioè il fenomeno dei rapimenti UFO iniziò con il caso di Betty e Barney Hill il 19 settembre 1961; quella notte, mentre viaggiavano sulla loro auto attraverso il New Hampshire, all'improvviso videro una stella che si muoveva e andava verso di loro. cIn realtà era un oggetto tondeggiante e piatto. Spaventatii, i coniugi Hill provarono a ripartire, ma l'automobile cominciò a vibrare; udirono uno strano ronzio e svennero. Si risvegliarono a 60 km di distanza e i loro orologi erano indietro di due ore e nessuno dei due ricordava cosa fosse successo. Successivamente si sottoposero ad ipnosi e raccontarono di essere stati presi a bordo di un UFO Nel video il racconto dell'avvenuto
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CALENDARIO FASI LUNARI MARZO 2024
Fonte: https://www.segnalidivita.com/calendario/calendario-lunare-2024.htm |
Post n°1590 pubblicato il 17 Febbraio 2024 da alf.cosmos
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Post n°1589 pubblicato il 13 Febbraio 2024 da alf.cosmos
NICK VUJICIC nonostante sia nato con un gravissimo handicap e quindi è senza gambe e braccia è riuscito a fare tante cose nella vita e gira il mondo facendo conferenze per cercare di dar forza agli altri... Ha conseguito una laurea a doppio titolo in Economia aziendale e Pianificazione finanziaria.
E' sposato e ha 4 figli
Ci sono persone che pur essendo nate sfortunatissime, riescono a fare cose impensabili. Nick è una persona spiritosa e autoironica sulla sua situazione La sua forza non la prende da eventi esterni, ma esclusivamente dentro di sé e diventa Maestro di vita per gli altri
La storia di NICK VUJICIC senza gambe e braccia dalla nascita
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Post n°1588 pubblicato il 08 Febbraio 2024 da alf.cosmos
2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey) è un film del 1968 prodotto e diretto da Stanley Kubrick, scritto assieme ad Arthur C. Clarke, che produsse il soggetto e, sulla medesima traccia, scrisse il romanzo omonimo pubblicato nello stesso anno.
Colossal di fantascienza ambientato in un futuro prossimo, tocca temi come l'identità ed il destino della specie umana ed il ruolo della conoscenza. Considerato uno dei massimi capolavori della storia del cinema, ne costituisce una svolta epocale, anche al di fuori del genere fantascientifico. Il film si compone di quattro parti, che coprono un arco temporale che va dalla preistoria al 2001 d.C.: L'alba dell'uomo, Clavius, Missione Giove, Giove e oltre l'infinito. Il primo e il quarto episodio sono totalmente privi di dialoghi e anche gli altri due non presentano molte parti parlate, lasciando lunghe sequenze dominate dalla musica (da ricordare: Così parlò Zarathustra di Strauss) e dagli effetti sonori. L'alba dell'uomo Una tribù di ominidi sopravvive ai margini della savana africana, tra scarsità di cibo, aggressioni da fiere e la lotta con altri gruppi per una pozza d'acqua. Un giorno compare il misterioso Monolito ricorrente nella trama e che darà stimolo ai personaggi per sviluppare rudimentali utensili, per la caccia e sopraffare violentemente i gruppi rivali. Il montaggio passa senza soluzione di continuità da un'arma rudimentale, un osso animale, lanciata verso il cielo, all'arma finale: una bomba atomica, presentata in modo da sembrare un'astronave.
Clavius Anno 2001. Il dottor Heywood Floyd prende parte a una missione in una base lunare nel cratere Clavius, il cui scopo è estremamente riservato. Prima ha un breve incontro con alcuni scienziati sovietici su una stazione spaziale, preoccupati per ciò che potrebbe essere accaduto presso Clavius, in quanto la base ha interrotto ogni comunicazione e si teme sia colpita da un'epidemia. Floyd arriva sulla Luna e tiene una conferenza dove spiega che le voci sull'epidemia non sono reali e sono state diffuse allo scopo di non rivelare ciò che è accaduto davvero, che è anche il motivo della sua missione: nel cratere Tycho è stato scoperto, sepolto nel suolo lunare, un misterioso monolito nero, di chiara origine extraterrestre, che risulta risalire a circa tre milioni di anni prima. Giunti allo scavo, gli astronauti posano davanti all'artefatto per delle fotografie; all'improvviso esso viene colpito dai primi raggi dell'alba lunare, ed emette un forte segnale radio nel cosmo, percepito dagli astronauti come un forte fischio, che in seguito si scoprirà essere diretto verso il pianeta Giove.
Missione Giove L'astronave Discovery parte alla volta di Giove. A bordo ci sono 5 uomini di cui tre ibernati e un computer di nome HAL 9000, con funzioni di responsabilità operativa della missione. Il capitano David e l'astronauta Frank si fidano del computer e ricorrono a lui in ogni circostanza. Accade però che HAL dia un'informazione a David circa un'avaria all'elemento AE35 dell'antenna dell'astronave. David esce nello spazio e porta a bordo l'elemento. I due astronauti lo esaminano ma non trovano alcun guasto. Decidono quindi di riportarlo al suo posto per vedere se va in avaria: quindi, se questo non accade, di escludere HAL dal governo della nave spaziale. Il calcolatore, però, legge sulle loro labbra la loro decisione e fa morire Frank, uscito dall'astronave per riportare il pezzo al suo posto. David corre in soccorso del compagno con una capsula, mentre nell'astronave gli ibernati vengono uccisi da HAL 9000. Al rientro della capsula con David e il corpo di Frank, il computer blocca la porta d'accesso all'astronave. David riesce tuttavia ad aprire una delle porte d'emergenza e prende il sopravvento su HAL, cancellandogli gradualmente la memoria.
Giove e oltre l'infinito Il viaggio prosegue nell'orbita di Giove: David si trova di fronte al monolito ed entra in una nuova dimensione di spaziotempo. David, molto invecchiato, si trova in una stanza stile Luigi XVI. Per l'ultima volta a confronto con il monolito, torna alla dimensione fetale e si vede, in trasparenza, nel ventre della madre. L'odissea si è conclusa. Il film cerca di spiegare l'indissolubile legame che unisce l'uomo al tempo e allo spazio, l'intelligenza artificiale, l'utilizzo della scienza. E diventa molto attuale il dibattito su dove porterà l'intelligenza artificiale, con i suoi vantaggi, ma anche con la sua pericolosità...
Il destino ha voluto che il regista Stanley Kubrick non arrivasse al 2001, infatti abbandonò il corpo nel 1999 all'età di 70 anni.
Fonte e descrizione più dettagliata: https://it.wikipedia.org/wiki/2001:_Odissea_nello_spazio
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Post n°1586 pubblicato il 29 Gennaio 2024 da alf.cosmos
Star Trek: TOS - S01E29, Pianeta Deneva Postato il 02/08/2019 di Sam Simon
Pianeta Deneva (il titolo originale è ben più incisivo: Operation: Annihilate!, ovvero Operazione annientamento) è un episodio in cui succede di tutto. James T. Kirk ritrova suo fratello Sam e la cognata Aurelan (Joan Swift) per perderli subito dopo. Salva il nipote Peter (Craig Hundley), di cui si preoccupa per metà episodio, e poi se lo dimentica in infermeria oppure abbandonato sul pianeta dopo aver perso i genitori. Spock diventa completamente cieco, salvo guarire dopo pochi minuti, e la cosa preoccupa il capitano ben più della tragica sorte dei suoi familiari. E viene scoperta una nuova forma di vita che Kirk e compagni non esitano a spazzare via senza neanche provare a cercare soluzioni alternative meno cruente (come invece era successo ne Il mostro dell'oscurità). Non è poco! Questo episodio continua lungo il solco della fantascienza/horror a cui la serie classica di Star Trek ci ha abituato sin dall'inizio. Degli alieni monocellulari che non vengono rilevati dagli strumenti della Flotta Stellare stanno annichilendo civilizzazione dopo civilizzazione e la USS Enterprise viene mandata ad investigare. Le cose sono dapprima misteriose, fino alla scoperta appunto delle creature (che funzionano in modo simile a quelle di Ceti Alpha V usate da Khan in Star Trek II), e poi molto tese dopo che vediamo gli effetti devastanti che le creature stesse hanno sugli umani e sul povero signor Spock. E a trovare la soluzione di un problema apparentemente insolvibile ecco il nostro capitano! A me è parso un buon episodio di chiusura della prima stagione. Inferiore rispetto al meraviglioso Uccidere per amore, ma comunque una buona storia che rafforza i rapporti tra i personaggi principali (notevole, per esempio, la stima che McCoy ammette di avere nei confronti di Spock) e finisce di definire anche alcuni secondari, su tutti il combattivo Scott. Tra parentesi, James Doohan fu un eroe della seconda guerra mondiale, l'ho scoperto da poco leggendo qua e là, ebbe una vita molto interessante! Qual'è il bilancio di questa prima stagione? Direi più che positivo, di fatto è l'esordio più solido tra tutte le varie serie di Star Trek mai fatte! Naturalmente guardandola nel 2019 bisogna passare sopra i cliché della televisione del tempo per apprezzare a pieno il prodotto. L'obbligatoria storia d'amore tra Kirk e la bionda di turno in ogni episodio, i membri dell'equipaggio sacrificabili e senza nome (le famose red shirt), i primi piani recitati in pose teatrali, il ritmo a volte molto lento rispetto ai canoni odierni, le battute sessiste e la poca sensibilità rispetto a certi temi al tempo poco considerati... ma per me sono stati dettagli trascurabili, ed anche su cui ridere su. La verità è che moltissimi episodi sono solidissimi ancora oggi e, soprattutto, la maggioranza delle idee usate in tutti gli Star Trek successivi è nata in questa prima stagione! L'esplorazione dello Spazio per fini scientifici e diplomatici, vulcaniani, romulani, Klingon, viaggi nel tempo, basi stellari, colonie su pianeti remoti, razze più evolute di quella umana, un embrione di Q, i processi della Flotta Stellare, il tema del doppio e delle tante personalità da approfondire, il pacifismo... sì, magari in The Next Generation e Deep Space Nine queste idee sono state sviluppate e portate su un piano ancora superiore, ma senza la prima stagione della serie classica non ci sarebbero state! La mia ammirazione verso Gene Roddenberry e tutti gli sceneggiatori che hanno prestato il loro lavoro alla serie è sinceramente tanta. Sapendo delle vicissitudini che fecero a malapena realizzare le seguenti due stagioni della serie mi aspetto un calo della qualità, ma allo stesso tempo non vedo l'ora di vedere altri episodi che abbiano fatto la storia di Star Trek e della televisione tutta, sono sicuro che ce ne saranno parecchi! Ciao! Fonte: https://vengonofuoridallefottutepareti.wordpress.com/2019/08/02/star-trek-tos-s01e29-pianeta-deneva/
Alfredo Cosmos - giudizio personale VOTO: 7 Questo è l'episodio che chiude la prima stagione di una serie che rimarrà leggendaria
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Inviato da: alf.cosmos
il 07/05/2024 alle 17:02
Inviato da: elyrav
il 06/05/2024 alle 10:27
Inviato da: elyrav
il 06/05/2024 alle 10:27
Inviato da: alf.cosmos
il 04/05/2024 alle 19:29
Inviato da: alf.cosmos
il 04/05/2024 alle 19:27