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« TENZIN GYATSO, IL XIV DALAI LAMASTRANISSIMO ACCOPPIAMENT... »

DALAI LAMA I quattordici Dalai Lama del Tibet

Post n°1041 pubblicato il 21 Ottobre 2016 da alf.cosmos
 

I 14 DALAI LAMA DEL TIBET

1.Gendun Drub, 1391-1474
2.Gendun Gyatso, 1475-1541
3.Sonam Gyatso, 1543-1588
4.Yonten Gyatso, 1589-1616
5.Lobsang Gyatso, 1617-1682 Il "Grande Quinto"
6.Tsangyang Gyatso, 1683-1706
7.Kelzang Gyatso, 1708-1757
8.Jamphel Gyatso, 1758-1804
9.Lungtok Gyatso, 1806-1815
10.Tsultrim Gyatso, 1816-1837
11.Khendrup Gyatso, 1838-1856
12.Trinley Gyatso, 1856-1875
13.Thubten Gyatso, 1876-1933
14.Tenzin Gyatso, 1935- Attuale Dalai Lama, in esilio in India

 

COME NASCE IL TITOLO DI DALAI LAMA

Personaggio di spicco della scuola Gelug-pa fu Sonam Gyatso: nel 1578 Altan Khan, potente sovrano mongolo, volle conoscerlo personalmente e, in occasione di questo incontro, seguendo la tradizione, il condottiero mongolo e il religioso tibetano si scambiarono un titolo onorifico.

Quello ricevuto da Sonam Gyatso fu la traduzione in mongolo del suo stesso nome, l'ultima parte del quale "gyatso" è tradotto in mongolo come "dalai" che significa "mare, oceano".

Questo titolo, tipizzato in tibetano come Dalai Lama "Maestro Oceanico" fu quindi esteso, in via postuma, anche ai suoi due predecessori.

 

I° H.H. GENDUN DRUB


Gendun Drub, il capostipite dei capi spirituali tibetani che dalla Sua terza reincarnazione portarono l'appellativo di Dalai Lama, nacque da una famiglia di pastori nomadi nella provincia dello Tsang nel 1391.

Nel 1415, lasciato il monastero di Narthag dove aveva studiato dall'età di sette anni e aveva ricevuta l'ordinazione monastica completa, parte per il Tibet centrale dove incontra Lama Tzong Khapa che profetizza subito un ruolo
importante per il suo discepolo.
Dopo altri dodici anni di studi approfonditi torna al monastero di Narthag dove si dedica all'insegnamento e compone numerosi testi.

Nel 1447 getta le fondamenta del grandioso monastero di Thascilhumpo, dove fece erigere una statua di Maitreya alta 23 metri ricoperta d'oro; consapevole dell'importanza di preservare nel tempo l'insegnamento orale, fece costruire una stamperia per la riproduzione dei testi sacri. Il monastero sarà terminato e da Lui stesso consacrato 15 anni più tardi.

In questo stadio della storia tibetana Colui che sarà in seguito riconosciuto come I° Dalai Lama non partecipava in nessun modo al potere temporale; si dedicò per tutta la vita allo studio e alla trasmissione del messaggio del Buddha, lasciando tra l'altro un'opera letteraria cospicua incentrata sull'insegnamento kadampa comprendente commentari, saggi, preghiere e poemi.

Lasciò il corpo nel 1475 e fu tumulato a Tashilunpho .

 

II° H.H. GENDUN GYATSO


Nel 1475 in una nobile famiglia dello Tsang venne al mondo un bambino che verrà riconosciuto come la reincarnazione di Gendun Drup.

ll ragazzo giunse a Tashilunpo all'età di 11 anni, dopo aver ricevuto un primo insegnamento dal padre, celebre e dotto yogi. Continuò gli studi in seguito anche a Drepung.

Nel 1509 fondò sulle rive del Lhamo Latso il monastero di Chokhorgyal; il Lago delle Visioni divenne da allora uno strumento per il ritrovamento dei successivi Dalai Lama.

Compose una grande quantità di trattati su varie pratiche delle tradizioni tantriche; il suo gSung-bum comprende quasi settecento opere.

Nel 1518 fece costruire a Drepung il Ganden P'odang che diventerà la residenza dei Dalai Lama successivi.

In seguito fu chiamato a dirigere il monastero di Sera, dove continuò la sua preziosa opera di insegnamento.

Lasciò il corpo nel 1543 e fu tumulato a Drepung.

 

III° H.H. SONAM GYATSO


Nato nel 1543 nel Tolung fu riconosciuto giovanissimo come reincarnazione di Gendun Gyatso e condotto nel monastero di Drepung dove ricevette una completa formazione e di cui divenne in seguito abate.

In breve tempo divenne famoso per la sua saggezza e le sue alte realizzazioni e tanto si diffuse la sua fama di uomo santo che nel 1576 ricevette un invito da Altan Khan, capo dei mongoli Tumedi.

Dopo un viaggio di 1500 km. in zone poco ospitali, venne accolto con tutti gli onori in Mongolia da Altan Khan e dal suo popolo, al quale insegnò per molti mesi i fondamenti dell'etica buddhista.
A seguito dei suoi insegnamenti Altan Khan fece redigere un nuovo codice di leggi per tutti i popoli sotto la sua autorità che rifletteva i principi non violenti ed etici del buddhismo.

Inoltre il re, che voleva conferire al suo Ospite una dignità che lo elevasse al di sopra dei comuni mortali, gli conferì il titolo di "Dalai" che in lingua mongola significa "Oceano", sottinteso di saggezza. (trad. tib. "gyatso"), mantenuto nell'uso sotto la forma di "Dalai Lama".

Sonan Gyatso associò l'onore che gli veniva tributato anche ai due Lama di cui si considerava la reincarnazione attribuendo Loro lo stesso titolo e diventando quindi il III°Dalai Lama.

Verso la fine del 1578 venne invitato a Beijng ma declinò l'invito; fondò nel frattempo il monastero di Kumbum nell'Ambo vicino al luogo di nascita di LZK e il monastero di Lithang nel Khan.

Nel 1583 alla morte di Altan Khan dovette nuovamente recarsi in Mongolia per consacrarne i successori.

Scrittore meno prolifico dei suoi predecessori ci ha lasciato però un'opera assolutamente fondamentale e di grandissima importanza: "L'essenza dell'oro raffinato".

Lasciò il corpo nel 1588, senza riuscire, causa la malattia, ad adempiere all'invito, che questa volta aveva accettato, di una visita in Cina.

Il suo corpo fu tumulato a Drepung.

 

IV - H.H. YONTEN GYATSO


Nel 1589 nacque un pronipote di Altan Khan che venne riconosciuto come successore del III Dalai Lama.

A quattro anni iniziò la propria educazione in Mongolia, dove era iniziata la costruzione di monasteri e la traduzione di opere della dottrina buddhista.

Nel 1602 partì per il Tibet dove continuò la sua formazione, mentre il buddhismo si diffondeva sempre più ampiamente nella sua terra di origine.

Lasciò il corpo a soli 28 anni, nel 1617 e fu tumulato accanto ai suoi predecessori a Drepung.

 

V - H.H. NGAWANG LOZANG GYATSO


Nato nel 1617 da una nobile famiglia dello Yarlung, fu riconosciuto a cinque anni come reincarnazione di Yonten Gyatso e iniziò i suoi studi a Ganden.
Proseguì poi la sua formazione fino al 1627 sotto la guida dell'abate di Tashilhunpo.

Intanto gli eventi politici precipitavano in Tibet , fin che nel 1642 il capo dei mongoli Qoshot, Gushri Khan, dopo aver invaso il Kham e sconfitto il re dello Tsang conferì a Ngawang Lozang Gyatso l'autorita suprema sull'intero Tibet.

Ebbe così inizio il potere temporale dei Dalai Lama e l'esistenza del Tibet come nazione.

Avveduto uomo di stato, il V° Dalai Lama fu abilissimo nel gestire le relazioni con il protettore mongolo in modo da salvaguardare l'indipendenza del Tibet, destreggiandosi abilmente tra i mongoli e i cinesi.

Il "Grande Quinto", il più potente dei Dalai Lama, pacificò e unificò il Tibet sotto l'autorità della scuola Ghelupa e costituì un prototipo di organizzazione statale centrale il cui simbolo fu l'imponente palazzo del Potala a Lhasa, segno della forza materiale e spirituale del nuovo sovrano.

Sulla vicina collina creò un prestigioso Istituto di Medicina che continuò ad esistere fino ai giorni nostri, quando fu distrutto ad opera dei cinesi.

Conferì al suo venerabile maestro, l'abate di Tashilhunpo Lobsang Chogyan, il titolo di Panchen Lama (considerandolo il IV° di tre precedenti reincarnazioni).

La morte del V Dalai Lama nel 1682 venne tenuta segreta per 15 anni per sua espressa volontà, affinché il Suo reggente Sangye Gyatso potesse consolidarne l'operato politico e portare a termine i grandiosi lavori di costruzione del Potala, che fu terminato nel 1693 e da allora raccolse le spoglie dei Dalai Lama.

I suo regno portò anni di pace, di benessere, di cultura. Il "Grande Quinto" fu un abile politico ma anche una eccezionale figura spirituale che contribuì grandemente alla diffusione del Dharma in Tibet.

 

VI - H.H. TSANGYANG GYATSO


Tsangyan Gyatso nacque nel 1685 alla frontiera con il Bhutan da una famiglia della tradizione nyingmapa e fu cresciuto in segreto secondo le indicazioni del reggente Sangye Giatso, che governò il Tibet per i 15 anni successivi alla morte del V Dalai Dama.

Nel 1697 il V° Panchen Lama procedette alla sua investitura e il Reggente rivelò le istruzioni lasciatigli dal V° Dalai Lama, di tenere nascosta la sua morte.
Le spoglie del Grande Quinto furono quindi trasportate in un chorten preziosamente decorato all'interno del Potala e nel nuovo grandioso palazzo di quasi un migliaio di sale finalmente terminato si insediò il giovane Tsangyang Gyatso, vissuto fino ad allora nel monastero di Tsona, ad alcune giornate di viaggio dal suo paese natale.

Il giovane Dalai Lama cominciò però a mostrare ben presto indifferenza tanto per i Suoi doveri religiosi che per le Sue alte funzioni temporali, fino al punto di rinunciare ai voti davanti al Pancen Lama .

In verità preferiva sopra ogni cosa le attività artistiche, la musica e la poesia, eccellendo in quella amorosa.
Si tramanda fosse un praticante avanzato del Vajrayana e il Suo comportamento apparentemente libertino non turbò i tibetani che in ogni caso mai smisero di considerarlo la reincarnazione del Grande V° anche dopo la restituzione dei voti, in considerazione del fatto che le strade scelte dai Realizzati non sempre sono comprensibili a tutti gli esseri.

Fece costruire il Lukang, il "tempio dei naga" tuttora visitabile su un'isola del laghetto dietro il Potala.

Nel 1705 con l'appoggio dell'imperatore manciù, Lhabsang Khan, capo dei mongoli Qoshot, mise a morte il Reggente e destituì e fece prigioniero il Dalai Lama che scomparve in seguito misteriosamente.

L'ultima traccia della sua esistenza data del 1706, non aveva ancora 24 anni. Da allora la sua storia diviene un mistero e la sua fine si perde nella leggenda.

 

VII - H.H. KELZANG GYATSO


Nato a Lithang, come aveva predetto il Suo predecessore, nel 1708 venne posto sul trono nel 1720.
Incline agli studi e alla meditazione, compositore di poemi e grande erudito, non partecipò mai alla gestione degli affari politici, il potere temporale fu esercitato durante il suo regno da un funzionario laico investito del potere dall'imperatore manciù. Lascio il corpo nel 1757 e fu tumulato nel Potala.

Dopo la Sua morte l'importanza politica del Dalai Lama continuò a diminuire. Essi non furono in grado di incidere sulla storia del Tibet, controllati da reggenti che godevano della fiducia della corte imperiale cinese: nel corso di un centinaio d'anni si susseguirono cinque Dalai Lama che morirono in giovane età e in circostanze misteriose.

 

VIII - H.H.Jampel Gyatso (1758-1804)


IX - H.H.Lungtok Gyatso (1805-1815)


X - Tsultrim Gyatso (1816-1837)


XI - H.H. Khedrup Gyatso (1838-1856)


XI - H.H.Trinley Gyatso (1857-1875)

 

XIII - H.H. THUBTEN GYATSO


Nato nel 1876 da una famiglia contadina del Tibet sud-orientale, fu riconosciuto ufficialmente nel 1878 e, dopo aver ricevuto un'accurata educazione religiosa, nel 1895 assunse personalmente la responsabilità del potere, fino ad allora esercitato da un Reggente.

Dimostrò subito una personalità di notevole levatura, con doti di intelligenza, abilità, purezza religiosa ed energia.
In quel difficile periodo il Tibet cominciava ad attirare le mire espansionistiche, oltre che della Cina, anche della Russia e dell'Inghilterra.

Nel 1904 una spedizione militare inglese raggiunse Lhasa dopo sanguinosi combattimenti. Il Dalai Lama si rifugiò in Mongolia, a Urga, dove fu ricevuto con tutti gli onori .

Gli Inglesi si ritirarono dopo essersi assicurati la possibilità di liberi commerci e il Dalai Lama ritornò dal Suo esilio.

Nel 1908 si recò in visita a Pechino dove tentò di far riconoscere l'indipendenza del Tibet, ma invano; due anni dopo i manciù marciarono su Lhasa con una spedizione militare e il Dalai Lama fu costretto a fuggire nuovamente in esilio, questa volta a Darjeerling.

Nel 1911 l'impero cinese crollò a seguito della rivoluzione repubblicana; nel 1912 IL Dalai Lama tornò a Lhasa e proclamò l'indipendenza del Tibet.

Il XIII Dalai Lama ebbe un grande ruolo spirituale e politico, tentando di preservare il paese dalle mire straniere, modernizzandolo e cercando per esso un riconoscimento internazionale.
Progressista e dotato della facoltà di avere visioni, malgrado le grandi resistenze interne, tentò di aprire il paese ai contatti con l'esterno e ne iniziò la modernizzazione, riorganizzando i monasteri, le province, l'esercito e l'amministrazione; abolì la pena di morte e certi privilegi dell'aristocrazia e dei monasteri.
Lasciò il corpo il 17 dicembre 1933.

 

XIV - H.H. TENZIN GYATSO (ATTUALE)

Fonte: http://iniziodallafine.blogfree.net/?t=3316143

Dalai lama bambino

Ecco l'attuale Dalai Lama, quando era bambino insieme a Gandhi

 
 
 
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