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Donna

DONNA

Universo enigmatico del maschio
Nel passato, usata, posseduta, voluta,
rinnegata, protetta ,forse… amata.
Un cammino sui tacchi alti in equilibrio ma
con sospiro e sorriso.
Hai difeso e conquistato Il Mondo col tuo posto di lavoro.
Hai saputo fare la Donna, la Mamma e la Sposa.
…Uomo…, non è una rivale, è la tua compagna, sappi conquistarla,
ma con l’intelligenza, perché Lei, ti terrà testa.

(dal web)

 

 

I 7 VIZI CAPITALI!

Post n°52 pubblicato il 19 Febbraio 2014 da iboralli
 

Il tuo qual'è?

Il mio sicuramente la gola, posso resistere a tutto (quasi :P )

ma non qualche vizietto.

Ma vene parlerò con calma :P

Iboralli

 

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DONNA CONTRO DONNA !

Post n°51 pubblicato il 18 Febbraio 2014 da iboralli
 

In questi giorni mi è capitato di leggere post orripilanti, donne che insultano altre donne, auguri di morte e volgarità varie, tutto questo mi ha costretta a riflettere ancora una volta sulla scarsa solidarietà femminile e su quanto una donna inviperita possa essere cattiva e vendicativa.

Già la storia ci insegna che è sempre stato così, le donne sonoda sempre  le peggiori nemiche delle donne,  in famiglia i rapporti conflittuali tra mamme e figlie la dicono lunga, nelle fiabe  ci raccontavano delle matrigna di Cenerentola e  delle di lei sorellastre che erano disposte a tutto pur di avvilirla, umiliarla, usarla ecc... , per non parlare della strega Biancaneve che l'avrebbe addirittura avvelenata per gelosia, difficilmente leggiamo la stessa cattiveria delle donne riversata sugli uomini, spesso anche nella vita le donne si schierano con gli uomini piuttosto che con le donne, e per un uomo sono pronte a tradire un'amica o a rinnegare un amicizia.

In questo, gli uomini, hanno molto da insegnarci, loro sono solidali, nel bene e nel male, raramente agiscono per gelosia o invidia, magari hanno mille altre motivazioni, ma anche per facciata sono solidali.

Anche nell'amicizia molte donne si distinguono, quasi sempre hanno qualche motivo che le spinge a rimanere legate, ma non sono quasi mai immuni da invidie e gelosie, e basta una minima occasione per farla trapelare,marcano i territori, fanno prevalere il loro senso di possesso, sia per quello che riguarda un letto, una scrivania, un uomo.

La stessa cosa vale per quel che riguarda il "potere" una donna al comando di qualsiasi cosa perde il senso di umanità, e quasi sempre sfoga le sue insicurezze verso le altre donne, ancor di più se le stesse sono giovani e carine.

Insomma, le donne amiche sono davvero cosa rara, per questo meglio tenersele care, invece, se un uomo sceglie di esserti amico, in genere lo è senza secondi fini, perché inizialmente si palesa, ti fa capire che magari è interessato ad altro, una volta che ci si chiarisce su questo punto, o se ne va, o sceglie di rimanere, e se rimane difficilmente tradisce, giudica ecc...

Meditiamo donne, meditiamo..

Iboralli

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PER RIFLETTERE E PER RICORDARE

Post n°42 pubblicato il 27 Gennaio 2014 da iboralli
 

A quelli che pensano che il ricordo costante dell'abominio nazista sia solo retorica; a quelli che sfoggiano il loro fastidioso finto cinismo anche di fronte al pensiero degli orrori commessi; a quelli che ancora oggi parlano di razza superiore; a quelli che insultano qualcuno che vedono diverso ritenendolo indegno, inferiore o pericoloso; a quelli che usano "ebreo" e "frocio" come offesa; a tutti gli ottusi; a quelli che dicono che questa giornata non serve a nulla... Beh, questa giornata invece è per tutti voi!

Dovete ricordare, dovete essere obbligati a farlo...Finché non capirete!

Iboralli 27 gennaio 2014

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SE QUESTO E' UN UOMO

Post n°41 pubblicato il 27 Gennaio 2014 da iboralli
 

In occasione di questa giornata la mia mente corre sempre al libro più conosciuto di Primo Levi, un libro letto e riletto fino a consumarne i fogli.

Il primo tra quelli che tratta questo argomento, un libro scritto con semplicità e con il dolore che trasuda da ogni riga,che ha lasciato tracce indelebili dentro me.

Come disse R.Saviano :Leggere Se questo è un uomo cambia il tuo modo di sentire: è un cataclisma che non ha mai smesso di muoversi e di attraversarmi. 

Iboralli

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FALSITA'

Post n°38 pubblicato il 21 Gennaio 2014 da iboralli
 

 

Dopo aver assistito in chat all’ennesimo spiacevole episodio di falsità nei confronti di persone che, non essendo presenti non potevano neppure difendersi, sento il bisogno di far leggere ad alcune persone il significato riportato nei dizionari/vocabolari, di alcuni termini che in questo contesto vengono spesso dimenticati forti del fatto che ci si può nascondere dietro un monitor...

IPOCRITA:
chi parla o agisce con ipocrisia, simulando buone qualità e virtù per ingannare qualcuno o per guadagnarne il favore

FALSO
diverso da ciò che vuole apparire, che non corrisponde a ciò che sembra; che nasconde la vera natura di ciò che si vuole raggiungere o di ciò che si sta esaminando
che manca di sincerità; finto, simulato; bugiardo, menzognero

SUBDOLO
di persona che si comporta in modo falso e ingannevole; infido.


A buon intenditor/trice poche parole...

Iboralli

 

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QUANDO FINIRA' ?

Post n°37 pubblicato il 14 Gennaio 2014 da iboralli
 

Sono allibita!

Ieri sera mentre in room ci si confrontava sull’ennesimo caso di violenza sessuale avvenuto a Roma, un nick di quelli che normalmente rimane in chat per ore senza mai intervenire nei vari scambi, si è scomodato, e si è inserito nella conversazione scrivendo: Quella (riferito alla vittima) voleva quello, essere scop.ata, per una frazione di secondi nella stanza è sceso il gelo più totale, ma è durato giusto il tempo di rileggere, di accertarsi di non aver frainteso, dopodiché si è scatenato il finimondo e la cosa che mi ha colpito è stato che nessun uomo è intervenuto a dire a quell’essere che era un emerito idiota.

Mi fa arrabbiare vedere che anche nell’era dell’emancipazione ( così dicono),  la violenza venga ancora letta come una corresponsabilità della donna, nel 1980 era la norma, a quell’epoca la legge diceva che la violenza era un reato contro la morale e non contro la persona  e questo la diceva lunga, ma ora siamo nel 2014 e le leggi sono cambiate…maledizione.

E’ assurdo leggere che ai violentatori e ai maltrattatori si attribuisce sempre qualche devianza, mentre invece questi topi di fogna, non vivono in un cunicolo, non sono dei mostri, ma abitano vicino a noi, li incontriamo in autobus, al bar....non hanno devianze, ma sono normalmente normali.
Basta dare un'occhiata ai dati ISTAT e quelli  dei centri antiviolenza per rendersene conto.

Purtroppo, tutto questo, documenta ancora una volta che la violenza sessuale (in particolare modo su donne minorenni) avviene spesso da parte di conosciuti, uomini che frequentano l'entourage familiare, uomini che dovrebbero essere fidati ed affidabili.
E questo fa sì che qualche cosa si spezzi e rischia di far perdere totalmente la fiducia verso chi ci sta attorno, senza contare la vergogna che sommerge, che fa tacere, perché raccontare sembra più doloroso che tacere, perché si pensa che nessuno capirebbe, perché si teme il giudizio altrui…

Sono sempre più convinta che la violenza sia figlia del permissivismo, del buonismo e dell' educazione sballata. Fino a quando si continuerà a scaricare sull' ereditarietà la nostra incapacità di educare i figli, giustificando le violenze con la frase idiota " cosa vuoi, sono ragazzi... " e finché TUTTI gli uomini non capiranno che: quando una donna dice NO, intende dire esattamente NO, non sarà possibile affrontare seriamente il problema.
Insegnare non vuol dire inculcare, vuol dire dare l' esempio. E noi adulti, spesso, siamo più folli dei giovani, e siamo tutto tranne che un esempio da seguire...

Allora mi chiedo: possibile che per dar sfogo a pochi minuti di godimento si arrivi a devastare in modo irrimediabile la vita di una persona?

Possibile che ancora oggi una donna non sia libera di uscire a qualsiasi ora del giorno e della notte senza correre il rischio e temere di essere molestata ?

Mah!!!! chiedo scusa per la confusione, ma il susseguirsi dei pensieri non mi consente di essere lucida.

iboralli 14 gennaio 2014

 

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LA STORIA DELLA BEFANA....FRA RELTA' E LEGGENDA

Post n°36 pubblicato il 06 Gennaio 2014 da iboralli
 

Anche quest'anno la vecchina e' arrivata. Vestita di stracci, le scarpe rotte, un cappellaccio in testa, lo scialle addosso, la Befana e' pronta a spazzare via con la sua scopa gli ultimi giorni di festa. E' con l'Epifania, infatti, che si chiude, con l'allegria degli ultimi doni per i bimbi di tutto il mondo, il lungo ciclo delle vacanze di Natale.
Una festa all'insegna della tradizione popolare, legata alle usanze contadine, che rappresenta anche un momento di riflessione in coincidenza con l'arrivo del nuovo calendario.
Pur essendo la prima festa dell'anno nuovo, infatti, e' proprio nel giorno dell'Epifania che si fa il bilancio dell'anno appena concluso e si mettono in cantiere i progetti per l'anno appena cominciato.
Carbone o dolci: nella calza portata dalla vecchina con la scopa si fruga per scoprire i risultati raggiunti, l'esito di quanto ci si butta alle spalle, ma anche i presagi sul futuro più prossimo.
Pronti ad affrontare con nuova 'verve' e spirito propositivo i 365 giorni che ci attendono, sperando che la Befana l'anno venturo sia più generosa.

 

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La Vera Storia Della Befana (reperita in rete)

La Befana, (termine che è corruzione di Epifania, cioè manifestazione) è nell'immaginario collettivo un mitico personaggio con l'aspetto da vecchia che porta doni ai bambini buoni la notte tra il 5 e il 6 gennaio. 
La sua origine si perde nella notte dei tempi, discende da tradizioni magiche precristiane e, nella cultura popolare, si fonde con elementi folcloristici e cristiani: la Befana porta i doni in ricordo di quelli offerti a Gesù Bambino dai Magi. L'iconografia è fissa: un gonnellone scuro ed ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte consunte, il tutto vivacizzato da numerose toppe colorate. 
Si rifà al suo aspetto la filastrocca (la Befanata) che viene recitata in suo onore:
" La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana
viva viva la Befana! "

Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, a cavalcioni di una scopa, sotto il peso di un sacco stracolmo di giocattoli, cioccolatini e caramelle (sul cui fondo non manca mai anche una buona dose di cenere e carbone), passa sopra i tetti e calandosi dai camini riempie le calze lasciate appese dai bambini. 
Questi, da parte loro, preparano per la buona vecchia, in un piatto, un mandarino o un'arancia e un bicchiere di vino. Il mattino successivo insieme ai regali troveranno il pasto consumato e l'impronta della mano della Befana sulla cenere sparsa nel piatto. 
Nella società contadina e preindustriale, salvo rari casi, i doni consistevano in caramelle, dolcetti, noci e mandarini, insieme a dosi più o meno consistenti (a insindacabile giudizio della Befana) di cenere e carbone, come punizione delle inevitabili marachelle dell'anno. 
La Befana, tradizione tipicamente italiana, non ancora soppiantata dalla figura "straniera" di Babbo Natale, rappresentava anche l'occasione per integrare il magro bilancio familiare di molti che, indossati i panni della Vecchia, quella notte tra il 5 il 6 gennaio, passavano di casa in casa ricevendo doni, perlopiù in natura, in cambio di un augurio e di un sorriso. 
Oggi, se si indossano gli abiti della Befana, lo si fa per rimpossessarsi del suo ruolo; dispensatrice di regali e di piccole ramanzine per gli inevitabili capricci di tutti. 
Dopo un periodo in cui era stata relegata nel dimenticatoio, ora la Befana sta vivendo una seconda giovinezza, legata alla riscoperta e alla valorizzazione delle antiche radici e della più autentica identità culturale. 
L'epifania ha radici lontanissime nel tempo e i rituali a essa legati non hanno mai perso importanza e in questa bella tradizione, molto sentita sia dai bambini sia dagli adulti, tutti ritrovano il sapore del loro passato. 
La Befana si festeggia il giorno dell'Epifania, una festa religiosa che ricorre il sei Gennaio e ricorda la visita dei Re Magi a Gesù Bambino. 
Tre re, Melchiorre, Baldassarre e Gaspare, partirono da paesi diversi, forse la Nubia, la Godolia e Tharsis, per portare doni a Gesù: oro, incenso e mirra. 
Si incontrarono vicino a Gerusalemme e, pur parlando lingue diverse, si compresero e si accorsero di avere la stessa meta; così proseguirono il viaggio insieme. 
Giunti alla grotta offrirono a Gesù i loro doni, lo adorarono e ripartirono.

Dove e Quando è Nata La Befana?

Non si sa in quale città o regione italiana sia "nata" la Befana, ma di essa si è incominciato a parlare nel milleduecento. 
Da allora, questa festa è diventata una delle più importanti e attese dai bambini. 
La Befana è una vecchietta brutta e arcigna che intimorisce i bambini e nello stesso tempo è una vecchietta di buon cuore che porta doni ai bambini buoni. 
Forse, la vecchietta rappresenta l'anno vecchio che, dopo le feste del periodo natalizio, se ne va lasciando dei doni. 
A questo proposito esiste ancora un detto: 
"L'Epifania tutte le feste porta via".

Perchè Si Chiama Befana?

Il suo nome deriva da Epifania, trasformato poi in "Beffania" per ricordare la "Strega di Beffania" che volava sui tetti delle case in quella notte. Col passare del tempo perse le lettere "f" ed "i" e diventò Befana.

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Iboralli 6 gennaio 2014

 
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POVERA ITALIA

Post n°34 pubblicato il 30 Dicembre 2013 da iboralli

 

 

"Quando la popolazione soffre, quando il lavoro manca, quando il commercio è nullo, il contribuente resiste all'imposta per penuria ed esaurisce ed oltrepassa i termini di mora, e allora lo Stato spende molto denaro nelle esazioni forzate.
Quando il lavoro abbonda, quando il paese è felice e ricco, l'imposta si paga comodamente e costa poco allo Stato. Si può dire che la miseria e la ricchezza pubblica hanno un termometro infallibile: le spese di esattoria!

(cfr. Victor Hugo da "I  miserabili) "

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S. LUCIA

Post n°30 pubblicato il 13 Dicembre 2013 da iboralli
 

Eh...sì! finalmente stanotte è arrivata Santa Lucia a portare i doni ai bambini buoni!
In alcune zone d'Italia e tradizione che la mattina del 13 dicembre i bambini trovino i doni

Una delle numerose leggende che raccontano di S.Lucia recita che:Nel suo lungo viaggio è accompagnata dal castaldo, il suo aiutante, dato che la leggenda narra che lei sia cieca. Scende dal cielo sul suo asinello stracarico di giochi e dolci. I bambini la immaginano e la disegnano vestita da sposa, con un velo davanti al viso per nascondere la sua cecità.
Il castaldo invece lo paragonano a un uomo di mezza età, robusto e amante del buon vino. Infatti la sera del 12 dicembre i bambini preparano sul tavolo della cucina un caffè per Santa Lucia, un bicchiere di vino per il castaldo e del fieno o una carota per l'asinello. Già alcuni giorni prima Santa Lucia si annuncia, preceduta da uno scampanellio, portando qualche dolcetto in occasione di un bel voto o di una buona azione. Quindi i bambini le scrivono una lettera con i loro desiderata che lasciano fuori dall'uscio quando fa buio. Durante la notte, quando Santa Lucia è sicura di non essere vista, passa e la ritira.
Potete immaginare con quanta trepidazione aspettano questa festa, in cui, generalmente, ricevono i giochi che hanno richiesto per iscritto. Oggi è la loro festa, in giro non si vedrà nessuno: saranno tutti chiusi in casa a provare i nuovi giochi e a rimpinzarsi di dolcetti.
Oggi è il giorno più bello, il loro giorno!
Come vorrei che tutti i bambini del mondo potessero godere così...

Questa tradizione è così "sentita" che, le mamme continuano comunque a lasciare i doni ai loro "bambini" anche quando ormai bambini non sono...
ma che ci volete fare?
per noi rimarranno sempre bambini...


E A PROPOSITO DEL GIORNO DI S.LUCIA SI DICE CHE:

Santa Lucia e la progressiva fine dell'inverno

La festa di Santa Lucia presenta un legame molto stretto con i ritmi dell'agricoltura, che in questo periodo dell'anno attraversa un periodo di rallentamento.
Prima che comparisse la figura di Babbo Natale era proprio la Santa che portava regali per i bambini, i quali si preoccupavano di lasciare qualcosa da mangiare per lei sul davanzale della finestra.
La festa di Santa Lucia ricorre non a caso il 13 Dicembre. Il legame con la luce è evidente se consideriamo che questo è il giorno più corto dell'anno e anticamente era il giorno in cui cadeva il solstizio d'inverno.

Iboralli

 

 

 

 

 

 
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SEMPLICEMENTE GRAZIE!

Post n°29 pubblicato il 08 Dicembre 2013 da iboralli
 

Pochi giorni fa ci ha lasciato l'Uomo simbolo della libertà e della lotta contro l'apartheid ed il razzismo.
Per dedicargli poche righe ho atteso che alcuni riflettori si spegnessero, per non far apparire banali e scontati il mio pensiero ed il mio grazie ad un Grande Uomo che ci ha dato molti insegnamenti ed altrettanti ce ne lascia.
Non voglio aggiungere altre parole alle tante che già sono state scritte...sarebbero inutili e superflue....

Semplicemente Grazie!!!

Ibo

 

 
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Prendete la chat come un passatempo piacevole, ma anche come uno sfogo e luogo di incontro…. tastate bene le vostre emozioni in chat, comprendetele prima voi, poi esprimetele… In quanto, nessuno può insegnarvi nulla,se non ciò che già sonnecchia nell'albeggiare della vostra conoscenza.
Come il saggio, non vi invita ad entrare nella dimora del suo sapere,
ma vi guida alla soglia della vostra mente. Come l'astronomo può dirvi ciò che sa degli spazi,ma non può darvi la sua conoscenza. Come il musico può cantarvi la melodia che è nell'aria,ma non può darvi l'orecchio che fissa il ritmo, né l'eco che rimanda il suono. E colui che è esperto nella scienza dei numeri può descrivervi il mondo del peso e della misura,ma oltre non può condurvi.

( dal Web) Calipso36...

 
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