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Next Men

Next Men fu la risposta di John Byrne alla voglia di un genere super eroistico diverso e sganciato dalle major Marvel e DC Comics, ma anche dalla nascente Image. Next Men va oltre; la costruzione di Byrne di un nuovo mondo si sgancia da tutti i classici cliché del genere in calzamaglia e si ammanta di un’atmosfera fantascientifica precisa, anticipatrice di alcuni temi trattati in Matrix, con una strizzata d’occhi al mondo barbaro di Judge Dredd.

Il volume è strutturato anticipando il seguito (ma prequel) 2112, ai tempi pubblicato a colori su Hyperion, che pone le basi narrative della trama di Next Men nel Futuro con continui rimandi al XX secolo, periodo nel quale agiranno questi nuovi supereroi. Byrne solletica di continuo la nostra fantasia con buone dosi d’azione, sapienti iniezioni di trama e sfaccettature, con un cattivo degno di questo nome ed un accenno di paradosso ad anello temporale che verrà sviluppato nei volumi seguenti.

Tutti i personaggi, sia quelli del XXI secolo che quelli del XX, sono netti, delineati con accuratezza, persino quelli minori ed è facile identificarsi o appassionarsi; i disegni sono tutti accurati con le classiche espressioni “alla Byrne” , che per alcuni posso sembrare un difetto (viene spesso accusato di fare visi simili tra loro o ad altre produzioni) ma che in realtà sono un “marchio di fabbrica”.

Essendo il volume completamente in bianco e nero purtroppo la sezione relativa a 2112 viene qui proposta in toni di grigio, ma ciò non diminuisce il valore di un’opera che, nel suo complesso ha un rapporto qualità prezzo non indifferente. In un periodo nel cui le belle storie faticano ad imporsi in un mare di prodotti mediocri, ritrovare il caro vecchio John Byrne può solo farci sentire a nostro agio, un po’ come ritrovare un vecchio amico con cui si erano persi i contatti.