35 e dintorni

the Avengers - i Vendicatori

Oggi parliamo di cinema e fumetto.

The Avengers è uscito al cinema nel 2012 e sono passati ormai 2 anni. cosa rimane a mente fredda di questo film?

Il lungometraggio dedicato ai Vendicatori è il miglior film di super eroi Marvel in assoluto. Chiunque asserisca il contrario è in malafede, non apprezza i super eroi, è affetto da nerdismo spicciolo o vuol solo far la rockstar. Punto.

Il traguardo raggiunto dai Marvel Studios iniziato con il film di Iron Man e proseguito ad oggi con la prossima uscita di Capitan America, il soldato d'inverno, è un capolavoro di leggerezza, eroismo, spettacolo, umorismo mai fine a sé stesso e divertimento. In breve se per voi i super eroi sono divertimento correte a (ri)vederlo; ma se siete dei fissati che contano le righe sul costume di Capitan America, o il tono di verde degli occhi di Hulk lasciate perdere.

Joss Whedon si fa perdonare dal kharma universale per aver creato Buffy, e ci regala un affresco equilibrato di azione: non era facile riunire personaggi così iconici ed attori del calibro di Rober Downing Jr. capaci di rubarsi la scena l’un l’altro.

Poteva essere una grandissima delusione, poteva esserci il rischio di un accavallarsi di tematiche, di battute, di ammiccamenti o di citazioni. Invece nulla di tutto questo: il regista è assolutamente bravo nel calibrare ogni particella d’importanza ai singoli personaggi, mantenendo dall’inizio alla fine un ritmo costante, mai sceso, nemmeno nelle fasi più incerte dello script.

Chi vi scrive non è mai stato un adoratore dei Vendicatori, pur essendo cresciuto con i singoli Capitan America, Thor, Hulk ed Iron Man, ignorando quasi del tutto l’esistenza della Vedova Nera e di Occhio di Falco.

E proprio per il grande pubblico questi due ultimi personaggi, non famosissimi, potevano restare in secondo piano pur essendo interpretati da ottimi attori come Scarlett Johansonn e Jeremy Renner: invece non solo rimangono quasi sempre al centro dell’azione, ma in più di un’occasione rubano la scena ai comprimari più famosi. Ottima la rappresentazione dei combattimenti di Occhio di Falco.

Menzione speciale per Tom Hiddleston che interpreta un Loki beffardo, malizioso, teatrale (nel vero senso della parola); non è un cattivo cerebrale e folle come il Joker di Nolan, ma è un furbo ammaliatore animato da invidia ed asprezza, saccenza e spirito di rivalsa.

Memorabili i suoi sorrisi ed i suoi sguardi.

Dopo due tentativi non riuscitissimi, troverete l’Hulk che avete sempre aspettato: fragile (ma non stupido) nella sua componente umana, esplosivo ma evoluto nella sua controparte verde. Hulk non è il pupazzone gommoso di Ang Lee, né la creatura senza molta anima del film di Louis Leterrier offuscato da Edward Norton. Qui Hulk spacca, diverte, non vi porta nei meandri della sua mente e non ha bisogno di un sermone per convincerlo a schierarsi con i buoni. Forse si allea troppo facilmente dalla parte degli eroi, ma alla fine è quello che desiderava il pubblico da tanto tanto tempo. Piccola curiosità: anche in questo film la voce di Hulk è (in originale) di Lou Ferrigno, l’interprete della serie anni 70.

L’Iron Man  di Robert Downing Jr. è esattamente come ve lo aspettate, con le sue battute e spaccone, ma non limita gli altri personaggi, subisce forse troppi battibecchi da un Capitan America eroico, ligio al dovere, un po’ fuori tempo, ma dopotutto è un eroe anni 40 catapultato nel XXI secolo. Le impressioni sul costume di Cap sono purtroppo confermate: il cappuccio è davvero molto ridicolo e per fortuna sparisce dopo qualche sequenza, ma in realtà è l’intero costume di Cap America che è davvero difficile da rendere sul grande schermo.

E Nick Fury? Anche questo personaggio rischiava di restare sullo sfondo come parte della scenografia: preso di peso dagli Ultimates di Millar, Samuel L. Jackson è il punto di riferimento di diversi eroi frastornati, si può dire che è come il professor Xavier degli X Men, difende i propri uomini, li coccola, e non esita a gettarsi nell’azione quando questa lo richiede. Rimane un po’ sottotono forse Thor, sebbene i molti riferimenti al film passato e le grandi scene d’azione a lui dedicate.

Anche la forza d’invasione aliena vista rimane un po’ sullo sfondo come carta da parati; poco caratterizzati, questi Chitauri sul grande schermo non sono gli Skrull dei fumetti, ma nemmeno i terribili alieni della serie Ultimates: sono per lo più carne da cannone destinata a farci divertire.

In ultima analisi il film rielabora gli elementi alla base degli Ultimates e dei Vendicatori classici, li mette in scena con un occhio più per il grande pubblico che per gli spettatori fan dei fumetti, i quali comunque ritrovano i propri beniamini al massimo della forma. Peccato per la scelta (piuttosto comune negli ultimi tempi in tutti i film) di non creare una sequenza di titoli iniziale (relegata alla fine), sostituita da una mesta animazione della scritta The Avengers, senza nemmeno il bel logo visto nelle locandine e nei trailers. Sfugge a questo punto la scelta della versione italiana di mantenere il nome originale al posto de I Vendicatori: situazione condivisa dal vostro amichevole Uomo Ragno di quartiere diventato il modaiolo Spiderman.

Adesso la Fase II dell'universo Marvel al cinema si sta dipanando con l'uscita di Thor the Dark World, il prossimo Capitan America, il soldato d'inverno ed i poco conosciuti I Guardiani della Galassia, tutti film che porteranno al seguito the Avengers, l'era di Ultron. C'è ancora tanta carne al fuoco...