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⌐ Odissea (ovvero la non Odissea)

Post n°568 pubblicato il 31 Agosto 2019 da Zero.elevato.a.Zero
 

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In linguaggio matematico la notazione  ⌐ rappresenta la negazione di una affermazione logica, semplificando fin troppo: un'affermazione vera diventa falsa e viceversa. O meglio, gli elementi che costituiscono il risultato dell'affermazione si invertono.
Questa premessa per spiegare con il pensiero all'Odissea, che è stata oggetto della considerazione nelle pagine precedenti, che desidero prendere la rincorsa per voltare pagina dai ricordi e parlare di futuro.
Certamente l'Odissea è un viaggio, anzi il viaggio tribolato per antonomasia, un altro tratto caratteristico è che il protagonista, partito con l'idea inziale di tornare a casa, vaga viceversa senza mete precise e previste per il globo terracqueo allora conosciuto, insomma il piccolo Mediterraneo. In questo periplo non ci sono scopi nobili da perseguire, se non il desiderio di rivedere le mura domestiche.
Orbene il viaggio del quale oggi vorrei raccontare si pone a mio modo di vedere come una anti Odissea: è un tragitto che allontana da casa, ha tappe precise soggette ai necessari inconvenienti del caso (vedansi alla voce triboli) ed ha un paio di scopi nobili che aiutano a far crescere le coscienze.
Mio figlio lavora in una radio (vago riecheggiare di un successo di Venditti, ma lui non è ingegnere), una radio web che si chiama Radio Immaginaria dove gli speaker sono rigorosamente minorenni, motivo per il quale è vista con affetto nelle numerose manifestazioni alle quali partecipa e seguita da molti under 18 su Internet che ascoltano le puntate non solo in italiano prodotte nelle diversi sedi della radio. 
A chi vede questi giovani virgulti come Millenials, schiavi delle nuove tecnologie, ergastolani virtuali dei socials distaccati dagli eventi della natura e della storia, ammanettati dai brend pubblicitari, vorrei dire che non sono così (mi scuso per gli anglicismi, era per entrare nel "mood" giovanile). I giovani sono da sempre affamati di conoscenza e curiosi di imparare, quelli di oggi non fanno eccezione, anzi con coraggio hanno messo in piedi un progetto che risulta a loro dire "una roba bella ma pazzissima", si tratta di un viaggio per tutta l'Europa dalla sede della radio a Castelguelfo di Bologna fino a Stoccolma per incontrare il movimento di Greta Thunberg e fare conoscenza, lungo le numerose tappe, dei teenager del nostro continente e dei loro pensieri, parlando con tutti di un problema enorme che i giovani hanno compreso essere di importanza capitale: una volta si chiamava cambiamento climatico, ora ha cambiato nome in crisi climatica, a significare che di tempo per trovare un rimedio ne rimane poco.
Per non rendere le cose più semplici hanno adottato come veicolo un vecchio Apecar degli anni 70 comprato in Sicilia, rimodulato con marmitta catalitica e carburanti speciali, nonché pannelli solari per le necessità elettriche della redazione radio, che trova spazio nel vano posteriore con microfoni e quanto altrimenti necessario a fare puntata, il tutto per inquinare il meno possibile. Ancora hanno caricato a bordo un presente da consegnare a Stoccolma.
Alla velocità limite del mezzo pari a circa 45 km/h si sono avvicendate due squadre di speaker tutti minorenni, guidate (in tutti i sensi) da un piccolo manipolo di "maturi" tra i quali anche mio figlio, che in radio cura la parte tecnica, i montaggi e tutte quelle cose con cavi e wifi che permettono alle voci di animarsi ed abitare nel web.
L'Odissea di nome Oltr'Ape è felicemente conclusa, con gli intoppi del caso comprese avarie anche serie al mezzo di locomozione, Stoccolma è stata raggiunta e lì, nel bellissimo parco dell'Ambasciata italiana che si chiama Oak Hill, il dono portato lungo le strade europee è giunto a destinazione. Sono giovani arbusti di quercia messi a dimora nella collina delle querce, una predestinazione, per risarcire il pianeta dell'inquinamento provocato dal motore a combustione dell'Ape.
Tempo fa ho scritto della mia meraviglia per i profeti di futuro che trasportano semi oltre il mare, ancora una volta vedo che questi esistono e resistono in cuori giovani che vogliono trovare una soluzione ai guasti da noi procurati al pianeta terra.
Così concluso il tragitto, partecipato al venerdì di sciopero scolastico in Svezia ed incontrati movimenti ed autorità, la missione si può definire completa. Non resta che il viaggio di ritorno carico di nuove esperienze, nuove conoscenze delle persone che sono i mattoni veri dell'Europa e rinnovata coscienza dei problemi legati alla crisi climatica, che tutti noi siamo invitati a risolvere con urgenza, assieme a questi cuori giovani e forti come verdi querce che chiedono di crescere su una terra risanata.
La canzone di sottofondo è tratta dal film 2002 la seconda Odissea, racconta delle ultime foreste terresti preservate in grandi cupole che vagano nello spazio, il tutto raccontato dalla voce magica di Joan Baez, è un monito attualissimo a prenderci cura del regalo che ci è stato fatto prima che sia troppo tardi, mi pareva anch'essa quanto mai predestinata.
C'è speranza :)

Joan Baez - Rejoice in the sun

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Commenti al Post:
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 01/09/19 alle 14:32 via WEB
Eccome se c'è speranza e lo testimonia il tuo raccontare dell'esperienza unica vissuta dai ragazzi. Resterà per tutti loro un bagaglio leggero di viaggio che sa di vita. E la piacevolezza che ne deriva come mamma nel leggerti è la riprova che 'sti Millenials non sono solo tecnologia, sballo, incapacità di relazionarsi, menefreghismo nei confronti del mondo e dell'ambiente.
Piccoli "Odissei" che come Ulisse non sono eroi, anzi! al contrario sono l'antitesi dell'eroe dalle gesta magiche ma sono ragazzi normalissimi con la voglia di avventura, di sperimentare, di andare, di scoprire facendo fronte anche a difficoltà. Alla stupenda John Beaz aggiungo questa ( non mi riesce più di linkare) :
https://www.youtube.com/watch?v=Eb8o08FHmOg
perché non è solo fantascienza ma voglia di futuro... quel futuro che con amore consegniamo ai nostri figli.
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 02/09/19 alle 10:24 via WEB
Sulla fantascienza dichiaro un trascorso (ed un presente) di grande affezionato. Sul film di Kubrick tratto da un bellissimo racconto gestazionale di Clarke del 1951: Sentinel of Eternity, poi diventato libro assieme alla stesura del film, posso solo aggiungermi alla schiera nutrita di ammiratori che considera questo capolavoro il migliore film di fantascienza di sempre. Ti ringrazio molto del tuo pensiero e della clip, per me la scena più importante del film, quando l’alba dell’uomo passa dal giardino vegetariano dell’Eden all’uso degli oggetti che diventano armi ed in una sola breve rotazione i millenni si consumano per mostrare la conquista degli spazi infiniti dopo quelli del pianeta. Ancora una volta dobbiamo ricordare con premura chi siamo e da dove veniamo. :)
 
lunetta_08
lunetta_08 il 02/09/19 alle 09:40 via WEB
Un'esperienza bellissima, che resterà nei loro ricordi più cari. E' fondamentale che i ragazzi si interessino a tematiche così importanti come il clima, l'ambiente e il mondo in cui viviamo. Credo che la sensibilità per questi temi sia molto più radicata nei giovani che nelle persone di una certa età... sono gli adulti di domani che salveranno il nostro pianeta. Buon lunedì e un abbraccio.
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 02/09/19 alle 10:25 via WEB
Io credo altrettanto importante ascoltare questo grido di allarme, non con la bonomia di chi pensa di aver compreso tutti della vita in forza dell'esistenza consumata, ma con la necessità di mantenere il cuore giovane e attento vicino a quelli più verdi negli anni. Se questo pianeta è in crisi e giovani cercano un rimedio, lo fanno verso gli errori che noi abbiamo commesso senza ascoltare chi ci metteva in guardia: è tempo di alleanze e non più di guerre anche tra generazioni :)
 
solosorriso
solosorriso il 02/09/19 alle 19:23 via WEB
Ecco, queste sono le cose che fanno bello il mondo...e cavoli se c'è speranza. Questa non è solo un'esperienza ma una tappa di vita che ogni ragazzo ricorderà per sempre perchè si sarà sentito parte di un progetto destinato a migliorarci. Abbiamo di che imparare dai giovani :-) Buona serata...
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 03/09/19 alle 09:40 via WEB
Il mondo è un po' acciaccato, ma sempre bellissimo, non rimane troppo tempo per iniziare a guarirlo ed è molto bello che a ricordarcelo sia lo slancio formidabile dei giovani; a me ricorda anni lontani dove un’altra generazione ha guidato una rivoluzione pacifica con la musica, in nome dell’amore :)
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 03/09/19 alle 02:47 via WEB
la voce della Beaz è bellissima, di usignolo forte: grazie. Sul post. che dire? si ricollega anche al mio commento su quell'altro. Si, c'è speranza, - che invece di distruggersi questo mondo, possiamo risollevarlo. Noi non ci saremo più.. magari ci vorrà tanto tempo, appunto, ma al posto del disfattismo ci sarà una grande evoluzione. :)
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 03/09/19 alle 02:49 via WEB
PS: sai, siccome, non ho potuto non pensare a mio figlio (faccio i complimenti al tuo per questo progetto), - spero tanto, che anche un giorno, nella evoluzione richiamata, potrà esserci anche per chi funziona diversamente un modo per poter collaborare, o spazi dove queste persone possano essere lasciate in pace, e libere di sognare il loro mondo interiore nel più totale rispetto. ciao e grazie. Roberta
 
   
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 03/09/19 alle 09:45 via WEB
In risposta al PS
C’è qualcosa o qualcuno di veramente inutile? Possiamo davvero impunemente pensare che ci siano pietre migliori o più importanti di altre per iniziare la testata d’angolo, oppure siamo stati ammoniti che quelle più preziose e opportune sono quelle che tendiamo a scartare?
Qualunque essere umano in grado di regalare un sorriso, un abbraccio, un gesto benevolente, soprattutto quando per lui è difficile questa esternazione che la rende ancor più preziosa, è indispensabile al buon vivere.
Oltre al ricordo di parole scritte nel tempo, vorrei lasciarti questo spezzone dove l’icona di questi giorni, la giovane svedese Greta Thunberg, cittadina del mondo (e ora anche velista) racconta dei suoi super poteri. Non sarà una singola persona a poter cambiare le cose, ma in battaglia è opportuno un alfiere che regga alta la bandiera per adunare le schiere.
È che noi vogliamo il mondo con colori prestabiliti e di fronte a tinte diverse ci lasciamo cogliere dalla paura di quello che non sappiamo comprendere, la paura passa dandole un nome proprio ed abbracciandola.
Buon lavoro mamma :)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 07/09/19 alle 01:28 via WEB
Grazie per le tue parole, che sento sincere, come sempre, e per il link collegato (c'è sempre da imparare qui). Riguardo la paura.. citata, è che molte volte non vogliamo 'certi specchi' in cui specchiarci, nostro malgrado. E non è solo questo il punto. Si tende a commiserare/compatire - dire - fortuna non è toccato a mè, come se la variabile fosse imputabile ad una sorta di sorte appunto (scusa il gioco di parole). Nulla succede a caso siamo fallibili anche per quel che riguarda il modo di funzionare. Grazie per il tuo augurio è un mestiere doppiamente difficile il mio, ma ho delle novità (spero) da portare avanti, una sorta di calma - per affrontare quel che devo. Una specifica sulla ragazza. E' bello quel che fa e una cosa splendida. Si. Lo è, ma lei è autistica ad alto funzionamento (il termine asperger non lo voglio usare, proprio perchè anche la comunità scientifica sta vagliando l'ipotesi di togliere questa dicitura, vista la giusta revisione storica sul suddetto medico, anche se ci sono in merito pareri discordanti sul fatto che i ragazzi ad alto funzionamento sono una sorta di elite' visto il loro qi più alto della norma e la loro quasi normalità rispetto agli autistici nello stesso spettro ma con altre variabili). Ci tenevo alla specifica, che magari non c'entra, ma è sempre importante fare i giusti distinguo - o meglio - la ragazza è autistica ma si dovrebbe fare più informazione che non si fa, su tutte le variabili dell'autismo e non solo per quelli che sono dei geni, pur essendo nello spettro. Grazie per darmi la possibilità di scrivere tutto questo e grazie ancora per gli auguri, ne ho davvero bisogno! buona notte. Roberta
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 08/09/19 alle 07:05 via WEB
Tendiamo a volere un mondo omologato, senza capire che la biodiversità è il bene più prezioso in natura. Viceversa il timore che la differenza possa essere migliore di noi ci porta a crederla un pericolo, la paura è sempre l'espressione di qualcosa che non si comprende e non si vuole capire a fondo, altrimenti scompare.
Leggendo della vita delle persone geniali è facile accorgersi che il loro essere avanti ha comportato quasi sempre incomprensione e sofferenza, al contrario, io credo che il primo desiderio, per quanto difficile da realizzare, sia quello che la vita dei propri figli possa essere il più felice possibile a prescindere dalle strade seguite. È questo che ti auguro con tutto il cuore: che Matteo possa essere felice.
:)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 03/09/19 alle 09:44 via WEB
Ogni ricostruzione, anche quelle che tendono a riportare allo stato originale un edificio da rispettare, passa attraverso una piccola distruzione, prendere coscienza che questa deve limitarsi al massimo è il primo passo per rispettare la struttura originale; io ho un animo semplice e paragono tutto il mondo nella sua complessità a un monumento da preservare. È arrivato il momento di smettere di demolire, e di compiere piccoli gesti riparatori solo apparentemente inutili; il mare mi insegna che la singola goccia d’acqua è trascurabile, quando molte gocce si uniscono e costituiscono le onde allora la loro potenza diventa evidente. I piccoli gesti ai quali mi riferisco hanno il potere immediato di condurre ad un risparmio economico, che di questi tempi non è poca cosa, ma sommati assieme permettono di ridurre lo sfruttamento dell’energia e dei prodotti che altrettanta ne richiedono. Non credo sia una rivoluzione, ma come tu dici giustamente, un'evoluzione. Uso raramente il TAG piattodigrano sono parole rubate ad una canzone di De Gregori che spiega come la storia siamo noi, tutti noi, se siamo storia allora, per congettura dimostrabile, siamo anche il futuro: tutti noi, ciascuno di noi.
È sempre bello leggerti qui :)
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 07/09/19 alle 01:30 via WEB
E' sempre bello venire qui, e su questo tuo scritto sono d'accordo completamente. :)
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 08/09/19 alle 07:06 via WEB
Quando non ci sono altre paroli migliori, rimane lo spazio di un sorriso.
:)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 09/09/19 alle 00:50 via WEB
quando rimane lo spazio di un sorriso, allora c'è ancora posto per la Speranza, non quella del proverbio, quella Alta, quella che ti fa sorridere anche alle amare consapevolezze. Sorridere è la dolcezza che manda via l'amaro. serena notte :-)
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 09/09/19 alle 15:14 via WEB
:)
 
Less.is.more
Less.is.more il 03/09/19 alle 22:16 via WEB
Joan Baez mi sembra quanto mai azzeccata per l'argomento del post. Molto bello leggere di questi giovani carichi, come la loro Apecar, di voglia di cambiare quello che non va e di a dare lontano anche se i mezzi non sono dei migliori. L'importante è farlo. I giovani di questa generazione sono i più informati di sempre, i più "alla mano", si adattano a tutto. Eppure sono marchiati per essere null'altro che "ergastolani del web, dei social" per rubare una tua espressione. Trovo che sia importante, come hai fatto, scrivere e fare sapere che così non è.
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 04/09/19 alle 12:41 via WEB
Joan Baez ha cantato una rivoluzione pacifica, penso che siamo di nuovo di fronte alla necessità di costruirne una, del resto il tuo blog si apre con un inno alla primavera subito seguito ad un richiamo attento al protocollo di Kyoto, momento virtuoso in potenza poi disatteso dagli interessi economici delle grandi nazioni.
Il grido di rabbia e dolore delle giovani generazioni dovrebbe essere anche il nostro, che siamo i colpevoli primi dello stato delle cose. I giovani degli anni 60 hanno saputo scuotere le coscienze di tutti portando all’evidenza le atrocità di guerre combattute lontano. Anche in questo caso lontano da casa brucia il polmone del mondo e l’oceano possiede nuovi arcipelaghi di plastica.
Ho imparato cantando in un coro che una voce singola è piccola cosa, ma tante messe assieme possono far vibrare perfino le pareti: impariamo a cantare assieme restando giovani per sempre :)
 
   
Less.is.more
Less.is.more il 05/09/19 alle 19:15 via WEB
Grazie per le belle parole e la canzone. Zero, sei andato a ritroso per tutti i post del mio blog? Sono commossa! Sì un inno alla fioritura della primavera, stagione colma di speranza. Confesso il mio lato di regressione dicendoti che il blog è il mio diario da ragazzina: è un momento/luogo dove appunto un pensiero, una descrizione e poi ci appiccico le immagini, me lo guardo, poi lo faccio girare tra i compagni di classe virtuali che lo vogliono vedere. Non riesco a percepirlo in altro modo! Protocollo di Kyoto, un'ennesima farsa politica. Molti Stati hanno firmato, ma nessuno è stato costretto a mantenere ciò che ha sottoscritto. Spettacolo insomma. Vabbe'..! Io continuo comunque su quella strada, quella dell'ambiente, nel mio infinitesimo piccolo, è un mio Credo. Per quanto riguarda i giovani , ho sempre avuto fiducia in loro. Ed infatti... quelli di cui racconti ne sono la prova. Puoi essere orgoglioso del tuo "marmocchio", da padre hai fatto un buon lavoro.
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 06/09/19 alle 08:17 via WEB
Inizio con un sorriso e mi riprometto di cercare sintesi nelle parole.
Quando incontro un blog con pensieri che catturano l’attenzione preferisco seguire la corrente del tempo, partire dal primo post e rincorrere il racconto di vita che da questo si svolge. Hai scritto un anno di pagine molto belle e piene di argomenti interessanti, intessuti di parole, grandi fotografie e musica. Non so se adesso hai aperto un altro blog, o hai trovato un'altra forma per il tuo “diario”, scrivere comunque ti riesce bene e se soddisfa un tuo bisogno allora non devi interrompere la tua voglia di raccontare e di stupirti delle cose belle: è un regalo per te e per gli altri.
Ciascuno scrive per motivi personali, il mio l’ho raccontato più volte spiegandomi come mai proprio un blog e non un'altra forma espressiva, l’ho descritto anche qui in un parole che richiedono una lettura poco frettolosa, permeate, come sono io del resto, di concetti matematici e informatici assieme allo stupore della poesia breve giapponese più nota come Haiku.
Sulla paternità / maternità, credo che nel mio caso, solo il mio perché generalizzare non sarebbe corretto, sia stato un modo di ripagare in parte il debito della vita e dell’amore ricevuto, proseguendo in maniera inavvertibile il senso più naturale dell’esistenza. Questa generazione è forte e capace, comprende che le fragilità non sono difetti, ma elementi che permettono migliore elasticità, dobbiamo stare loro vicini e aiutarci reciprocamente.
Essere genitori contiene in fondo lo stesso mistero e la stessa cura del Giardiniere.
Un saluto riconoscente,
Max
 
ditantestelle
ditantestelle il 04/09/19 alle 00:16 via WEB
Max.. . ricordo come fosse ieri quando nella descrizione del profilo, i tuoi figli.. diversi anni fa, li chiamasti 'marmocchi' :)
Crescono, poi. E con loro le certezze di una scelta, le contezze di una coscienza che segue un sentimento forte come la Speranza. Felice che il tuo ragazzo raccolga ciò che una sua coetanea.. ha finora ben seminato :)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 04/09/19 alle 12:45 via WEB
Nell'intraprendere l'avventura di genitore, mi sono appoggiato alle parole di Gibran, consapevole di intraprendere la stessa tenace fatica di quando tiravo con l’arco giapponese, persuaso che davvero i figli sono come frecce vive e io un arco imperfetto con un arciere sapiente che sa guidare le mie mani quando tremano. Ho guardato verso un bersaglio dove la freccia non ha desiderato volare, perché nel momento in cui si scocca, lei diventa libera, ed è un volo che mi riempie di speranza, proprio perché diverso dai miei progetti e dai miei calcoli; la vedo allontanarsi sinuosa come un serpente verso un orizzonte che non vedrò mai, e di questo ringrazio la vita e il suo dono d’Amore: immenso.
Poi ringrazio te, ugualmente :)
 
Lutero_Pagano
Lutero_Pagano il 04/09/19 alle 04:59 via WEB
Che bel post! Hai di che essere orgoglioso di tuo figlio.
Mi colpisce sempre più la lezione, direi la sberla che stiamo ricevendo da generazioni ancora giovanissime su un tema così importante e, dalla nostra generazione, cosi tanto trascurato quando non vilipeso.
Ci salveranno loro?
Saluti ;-)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 04/09/19 alle 12:47 via WEB
Da giovane praticando Zazen mi stupivo che il maestro potesse usare un leggero bastone di bambù per risvegliare dal torpore gli allievi più propensi al sogno che alla meditazione, lo trovavo un atto violento in una pratica di armonia e di rispetto reciproco. Adesso ne capisco il senso, come comprendo allo stesso modo le sue parole sulla necessità di percuotere la mente. Sono loro adesso il bastone leggero del mio Sensei.
Non sarebbe giusto affidare il peso dei nostri errori ai loro fusti ancora fragili, credo semmai che dovremmo affiancare loro la nostra esperienza e la comune voglia di vivere per modificare la rotta, incontrando la loro visione e girando assieme la testa verso un orizzonte condiviso, più luminoso. Il contrario potrebbe essere quel racconto già datato di Guccini dove le generazioni si incontrano su esperienze così diverse da sembrare favole.
Grazie delle tue parole
:)
 
   
Lutero_Pagano
Lutero_Pagano il 05/09/19 alle 09:37 via WEB
Il fare del tuo maestro mi ricorda tanto uno dei leit motif, il principale, di un personaggio di cui mi sono a lungo e appassionatamente interessato: Gurdjieff, figura inquietante molto bersagliata da critiche estreme tanto favorevoli quanto avverse.
Il "bastone" che risveglia è probabilmente ciò di cui la nostra attuale società avrebbe bisogno.
Saluti ;-)
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 05/09/19 alle 15:41 via WEB
Non è un caso, che al caso fatico a credere, che io abbia conosciuto Gurdjieff attraverso le opere di Franco Battiato, trovando un trefolo tenace di visioni e di emozioni con culture ancora più distanti del Sufismo, come lo Zen che per me è stato un percorso di fuga per ritrovare me stesso esattamente dove lo avevo lasciato.
Come te, io credo allo stesso modo che sia urgente e necessario un risveglio, prima di tutto personale.
Grazie delle tue parole e dei tuoi pensieri condivisi :)
 
neopensionata
neopensionata il 05/09/19 alle 04:55 via WEB
Grazie del passaggio !!bello il tuo video.
Sereno giovedì
Jolanda
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 05/09/19 alle 15:41 via WEB
Auguri di molti sereni momenti d'Autunno, Max
 
virgola_df
virgola_df il 09/09/19 alle 16:41 via WEB
Finchè la mente e il cuore sono aperti al viaggio, alla meraviglia, alla sorpresa, alla scoperta, a varcare l'orizzonte, c'è sempre speranza ... c'è futuro.
Abbracci e ottima settimana.
virgola
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 10/09/19 alle 18:32 via WEB
Sole, brilla adesso dentro al cuore,
vento, porta via da me fatiche e cure!
Gioia più profonda non conosco sulla terra,
che l’essere per via nell’ampia vastità.

Verso la pianura inizio il mio cammino,
sole mi fiammeggi, acqua mi rinfreschi;
per sentire la vita della nostra terra
apro tutti i sensi in festa.

Mi mostrerà ogni giorno nuovo,
fratelli nuovi e nuovi amici,
finché senza dolore ogni forza loderò,
e di ogni stella sarò ospite e amico.

(Canzone di Viaggio - Herman Hesse)
:)
 
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